Chiesa di San Sisto – Carpegna (PU)
Cenni Storici
Il Cimitero comunale di Carpegna fu fondato solo nel 1850.
Prima di allora i morti si seppellivano all’interno o attorno a ciascuna chiesa dei 15 villaggi che costellavano la vallata.
La contea di Carpegna, infatti, fu uno stato imperiale libero e sovrano, per cui non fu applicato nemmeno l’editto napoleonico di Saint – Cloud (1806), sull’obbligo di fare i cimiteri fuori degli abitati.
La chiesa di S. Sisto, per secoli e secoli, fu parrocchia delle popolazioni dei villaggi vicini.
Essa era due volte più lunga.
Quella che rimane è l’antico presbiterio sopraelevato con la confessione sottostante.
Nella sua struttura attuale resta appunto la costruzione medievale, con la bella abside esterna semicircolare e la cripta sotterranea, entrambe volte ad oriente, verso il sorgere del sole per le funzioni religiose mattutine.
L’opera è chiaramente contemporanea alla Pieve, che è datata all’anno 1182.
Carpegna può vantare così due monumenti d’epoca romanica.
Tutto il complesso è costruito in bella pietra arenaria squadrata, con finestrelle svasate per far entrare il massimo della luce.
La cripta è tutt’intorno ornata da archi a muro, con costoloni che convergono verso una colonna centrale, questa è sormontata da un capitello scolpito a fogliami.
La dedicazione è a papa Sisto II, martire decapitato il 6 agosto dell’anno 254, ma la sua fondazione si deve forse ad un atto di pacificazione degli abitanti di Carpegna con quelli della comunità confinante di San Sisto, che furono per lunghi anni in lotta per il possesso dei pascoli ai lati del torrente Seminico che scende dalla dorsale del Sasso Simone.
Un quadro raffigurante la testa del Santo Pontefice, dipinta verso il XVI secolo, è stato trafugato alcuni decenni fa.
Secondo un’ antica tradizione locale questa cripta è considerata miracolosa per liberare le anime del Purgatorio.
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