Chiesa di San Sebastiano – Fonti del Clitunno (PG)
Cenni storici
La piccola chiesa, poco più di un’edicola votiva, si trova nei pressi delle Fonti del Clitunno.
Edificata nei primi anni del 1500, probabilmente tra il 1522 e il 1528, con fondi raccolti dalla popolazione locale come “ex voto” per la cessazione di un’epidemia di peste.
Secondo la tradizione durante un’epidemia di peste negli anni ’20 del XVI secolo a Campello non ci furono morti e per ringraziare san Sebastiano, protettore d’eccellenza ante pestem, il piccolo oratorio fu edificato lungo la via Flaminia.
La primitiva costruzione aveva probabilmente nella facciata una grande apertura arcuata, come lascia supporre la forma dell’affresco interno.
Aspetto esterno
Dall’aspetto sembrerebbe risalire al XV sec, ipotesi suffragate dall’assenza della chiesa dall’elenco del tardo trecentesco Codice Pelosius.
La facciata della piccola chiesa fu rifatta alla fine del XVIII secolo, su progetto del Valadier; essa si mostra con le caratteristiche tipiche dell’edificio devozionale di strada.
È partita da quattro lesene ed è coronata da un timpano, al culmine del quale è posto un campaniletto in ferro con un’unica campana; il disadorno portale in laterizio è sormontato da un’apertura è lunetta e fiancheggiato da due finestrelle, anch’esse in laterizio, che consentivano ai fedeli di venerare le sacre immagini anche dall’esterno.
Caratteristica tipica di questa chiesina è la presenza di due grandi parallelepipedi di calcare che consentivano ai pellegrini di inginocchiarsi in preghiera o di riposare seduti.
interno
L’esiguo interno è a unica navata ed è interamente affrescato, sulla parete di fondo Madonna con Bambino in una mandorla contornata da Angeli, sotto a destra San Sebastiano e a sinistra San Rocco, pregevole opera di Giovanni di Pietro detto lo Spagna, eseguita presumibilmente tra il 1522 e il 1528, anno di morte del pittore.
Sotto l’altare cinquecentesco è affrescato un altro San Sebastiano, sempre opera dello Spagna.
Sulla parete di sinistra altre due raffigurazioni del santo titolare e altri tre San Sebastiano sulla parete destra, opera di seguaci del Maestro, probabilmente ex voto di famiglie scampate dalla peste.
In totale nel minuscolo ambiente vi sono ben sette raffigurazioni di San Sebastiano.
Fonti documentative
Ceccaroni S. Nessi. S. - Da Spoleto a Trevi lungo la Flaminia
Nota
La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini
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