Chiesa di San Sebastiano – Castel Rinaldi di Massa Martana (PG)

La chiesa è all’interno del Castello.

Cenni Storici

Entro le mura è la Chiesa di San Sebastiano, dipendeva dal plebato dei Santi Fidenzio e Terenzio.
Di origini romaniche, probabilmente della fine del XII secolo o degli inizi del successivo, fu completamente ristrutturata agli inizi del XVIII secolo e riconsacrata in tale occasione dal vescovo di Todi Ludovico Anselmo Gualtieri.
Nel corso dei lavori settecenteschi l’orientamento della chiesa è stato ruotato di novanta gradi, con costruzione di una nuova facciata, l’antica chiesa è divenuta area presbiteriale della nuova, l’accesso alla cripta è stato murato e la stessa è stata utilizzata per molto tempo dagli abitanti del paese come forno pubblico.
Dopo il terremoto del 1997 la chiesa è stata interamente restaurata, riportata, per quanto possibile, all’antico aspetto romanico, riducendo a salone parrocchiale la navata settecentesca e riaprendo il passaggio alla cripta.

Aspetto esterno

La facciata originaria, realizzata in blocchi di pietra calcarea è parte della quinta edilizia di uno stretto vicolo, con rampa antistante pavimentata, anch’essa in pietra, è ornata da un portale con arco a tutto sesto e da una strettissima monofora; è sovrastata da un alto campanile intonacato, a vela a doppio fornice, disposto sulla sinistra.
Nel muro antistante il campanile a vela della chiesa era posto lo stemma di Todi, del XVI secolo, ora non più in sito.

Interno

L’interno della chiesa romanica, completamente restaurato, mostra ora un impianto ad aula unica coperta a falde sorrette da capriate lignee, con presbiterio rialzato e arco ogivale sul fondo, vecchio arco trionfale che immetteva all’originario presbiterio, a picco sulla rupe, non più esistente.
L’ambiente liturgico si presenta intonacato e tinteggiato, tranne che per la parete di fondo in pietra.
La pavimentazione è realizzata con lastre di marmo.
Sulla pala d’altare è posta una tela del 1630, opera di Andrea Polidori, raffigurante San Sebastiano e santi Carlo Borromeo, Sebastiano,Vincenzo e Francesco.
Sull’accesso alla cripta,ora consentito grazie alla scalinata riaperta lungo la parete destra è stato rinvenuto un affresco duecentesco raffigurante Cristo e il committente genuflesso.
La cripta, voltata a botte, era probabilmente interamente affrescata, ne rimangono flebili tracce.

Fonti documentative

CARUSO PIETRO, Massa Martana. Il suo territorio, la sua gente, ieri ed oggi, 2000;
MANCINI FRANCOTodi e i suoi castelliCittà di Castello 1960
NESSI SILVESTRO – CECCARONI SANDRO, Da Spoleto a Massa Martana, Spoleto, 1978.
RIDOLFI CARLO Massa Martana Dalle origini al terzo millennio Editrice la Rocca 2009

http://www.chieseitaliane.chiesacattolica.it/chieseitaliane/AccessoEsterno.do?mode=guest&type=auto&code=87258&Chiesa_di_San_Sebastiano__Castel_Rinaldi,_Massa_Martana

http://www.kreacostruzioni.com/property/lavori-riparazione-danni-miglioramento-sismico-della-chiesa-parrocchiale-san-sebastiano-castel-ritaldi/