Chiesa di San Salvatore – Amelia (TR)
Cenni Storici
La chiesa sorge sulla sommità dell’omonimo Monte prospiciente la città di Amelia, in una posizione di particolare rilevanza strategica, a controllo dell’importantissima Via Amerina, arteria principe del corridoio bizantino.
La prima costruzione della chiesa risale all’epoca Carolingia, fra la fine dell’VIII e la prima metà del secolo IX.
Il complesso di San Salvatore, al pari di tante fondazioni religiose alto medievali, fu impiantato sul luogo in cui, con ogni verosimiglianza, sorgevano i resti di una precedente costruzione, un edificio romano, di cui si ignora funzione e natura, ma di rilevante importanza e avente caratteristiche monumentali, forse un tempio.
A testimonianza di ciò i numerosi reperti ivi rinvenuti, alcuni dei quali ancora presenti in loco.
Nel XIV e XV secolo San Salvatore era una rettoria alle dipendenze dei Canonici della Cattedrale di Amelia.
L’attuale sistemazione risale, invece, agli ultimi decenni del XVI secolo o agli inizi del successivo. La proprietà di San Salvatore è rimasta al Capitolo fino al 1860, quando la chiesa con le sue dipendenze passò al demanio.
Fino agli anni Trenta del ‘900 gli ambienti abitativi erano occupati da un eremita, come ancora tramanda la tradizione orale amerina.
La Chiesa di San Salvatore si raggiunge a piedi, partendo da Via Roma e percorrendo la Via Crucis settecentesca che ottenne il privilegio dell’indulgenza del pellegrinaggio gerosolimitano da parte di Papa Clemente XII nel 1732.
Aspetto esterno
L’edificio di culto è caratterizzato da una sobria facciata, preceduta da un atrio con quattro colonne, il portale è rinascimentale, sopra si apre una disadorna finestra rettangolare.
La struttura è edificata con largo impiego di grandi blocchi in calcare bianco, sicuramente provenienti da un edificio romano in opus quadratum.
Nella muratura esterna, lungo il fianco sud del complesso è inglobato un frammento altomedievale.
Interno
L’interno della chiesa abbastanza ampio è ad una sola navata, con due cappelle laterali, presenta una terminazione priva di abside, a fondo piatto, completamente affrescata, probabilmente nel XVII secolo.
In alto è raffigurata un’Annunciazione, sull’arco si vedono San Paolo l’Eremita, San Romualdo, in alto, al centro, Dio Padre, scendendo Sant’Egidio e Sant’Antonio abate.
Sulla parete di fondo il Salvatore tra Santa Lucia e un’altra Santa Martire.
La base dell’odierno altare utilizza un cippo calcareo, di epoca romana, una faccia del quale risulta resecata.
Dietro l’altare è posta, in una teca, una statua del Cristo Morto.
A sinistra dell’altare è posta una statua raffigurante San Francesco.
Di fronte la cappella di destra si trova una lapide tombale con iscrizione datata 1743.
Nota di ringraziamento
Si ringrazia la diocesi di Terni – Narni – Amelia per la collaborazione e l’autorizzazione alla pubblicazione, si ringraziano i gentilissimi Padre Mauro e il Diacono Leo
Fonti documentative
GUERRINI PAOLA – CARLO TEDESCHI Documenti epigrafici e scultorei altomedievali dalla chiesa di San Salvatore ad Amelia, in Archeologia della tarda antichitàe del medioevo III – 2008 CISAM Spoleto
Nota
La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini.