Chiesa di San Pietro in Paterno – Spello (PG)

La chiesa è in stato di abbandono e pericolo imminente di crollo, dopo che per anni è stata usata come magazzino materiali e attrezzi del Comune di Spello, ora in disuso è inesorabilmente invasa da piante e rovi.

 

Cenni storici

La chiesetta, risalente al XII secolo, sorge poco distante da un casolare indicato da Giuseppe Fratini nel 1876 come “casino Reghespergher, già Riccioli“, entrambi attualmente di proprietà della famiglia Ronconi.
Il toponimo “San Pietro de paterno” compare in documenti del 1236 fino agli attuali catasti e la chiesa risulta denominata anche “San Pietro delle Banche“.
L’interno ora spoglio, un tempo era decorato da numerosi affreschi tra i cui autori si segnala un seguace di Matteo da Gualdo.
Caratteristica peculiare dell’edificio sono le due absidi sovrapposte riferibili a due diverse fasi di costruzione, la più antica delle quali potrebbe risalire ad età paleocristiana. Dall’area inoltre provengono varie iscrizioni di età romana che lasciano supporre la presenza di un vicus con relativa necropoli.
Infatti come riporta il Donnola nella “Historia di Spello” varie lapidi romane ritrovate nella zona erano presenti nell’edificio.
Ai tempi del Donnola sulla destra della porta c’era questa pietra in cui si leggeva:
ARTHEMON ANTIOCHENUS;
mentre a sinistra:
V ARIUS L. F.;
all’interno della chiesa la base dell’altare era costituita da una pietra con la seguente iscrizione in parte consumata per il tempo con l seguente epitaffio:
D.M.
IV
( … ] M( … ] ILIO PORCARUS
GIMM. F ( … ] MAN [ … ]
. VARRIUS [ … ]
[ … ] V ARRONIUS
VARRIUS B.M.
 

Bibliografia

Guida Turistica di Spello itinerari tra storia e natura – testi di Sabina Guiducci – Comune di Spello Assessorato al Turismo.
M. Sensi L. Sensi – Fragmenta Hispellatis Historiae I; Historia di Spello di Fausto Gentile Donnola – 1985
A. Tini Brunozzi – Appunti sulla Toponomastica Spellana 2; Sezione di Prato.
 

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