Chiesa di San Pietro – Chiusita di Visso (MC)
Cenni Storici
Chiusita, antica Crusita o Clusita, è un piccolo paese che a lungo restò soggetto a Mevale, oggi è quasi disabitato e ha l’aspetto di un modesto borgo di montagna, ma era un castello dell’antico distretto comunale di Visso.
Poche le notizie esistenti sull’antico castello.
In data 27 dicembre 1304 Offreducciolo di messer Offreduccio, Francesco e Andreuccio di Andrea, Andreuccio e Contuccio di Corrado, tutti membri del secondo e del terzo ramo del lignaggio, affrancavano i molti loro vassalli di Mevale, Opplita, Cervara, Petrignano e Clusita, vendendo inoltre a costoro la metà del castello di Mevale, con annesse pertinenze, e una serie di altri domini: il castello di Iuvo, le ville di Chiusita, Monte S. Giorgio, Vallana, Setri e Petrognano.
Oggi solo alcuni portali in pietra con arco a tutto sesto ed altri con piedritti in calcare e architrave ligneo ricordano un passato più glorioso.
La chiesa di San Pietro, è nota dagli inizi del XIV secolo, ma probabilmente è più antica.
Forse corrisponde alla Chiesa di San Pietro “de Castro Veteri“, citata dal trecentesco codice Pelosius come facente parte della pievania di Visso, con un estimo di 27 lire e 10 soldi, era a collazione del vescovo, curata e vi era un canonicato.
Nel corso dei secoli ha resistito abbastanza bene ai terremoti, compreso l’ultimo del 2016.
All’archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie XI (Conti e tasse diverse), Terremoti e incasati, b.300, Terremoto del 1730 in Norcia, Cascia, Visso, Cerreto, Sellano di Spoleto e Montesanto, si conservano le note delle spese sostenute per il restauro della chiesa parrocchiale di San Pietro di Chiusita.
Aspetto esterno
L’edificio è costruito su un terrazzamento artificiale, sostenuto da muro di contenimento, in posizione sopra elevata rispetto alle altre case della località.
Allineata sulla direttrice nord-ovest sud-est la chiesa affaccia su un sagrato irregolare.
A nord della chiesa si trovano i resti di una torre difensiva, nei pressi si notano alti ruderi, forse è quel che resta dell’antico castello.
La posizione dominante e la conformazione a scarpata del muro meridionale della chiesa fanno altresì supporre che l’edificio di culto in origine fosse parte dello scomparso castello di Chiusita.
L’ingresso è ricavato nello spessore del muro meridionale ed è raggiungibile salendo una rampa di sette gradini.
Il portale è ricavato nello spessore del muro sud circondato da una cornice di pietra e sormontato da un arco a sesto ribassato.
Sulla stessa parete, a destra dell’ingresso, è aperta una minuscola finestra.
I parati murari esterni sono rivestiti di blocchi di pietra regolari; il tetto è a due falde con solaio in laterizio rivestito esternamente in coppi, sorretto da impalcato ligneo di capriate, travi e arcarecci.
Il campanile è a vela con doppio fornice.
Interno
L’interno è ad aula unica voltata a botte, ha pianta rettangolare.
Nello spessore del muro settentrionale sono inserite tre nicchie centinate, in quella di sinistra è conservata una malandata statua lignea di un Santo con saio francescano recante un libro nella mano destra, forse Sant’Antonio di Padova.
Sulla parete esposta a occidente è aperta una finestra provvista di inferriate che costituisce la seconda fonte di luce naturale accanto alla finestra presente nel presbiterio.
La zona presbiteriale è rialzata sul pavimento dell’aula da due gradini in tufo; vi si accede tramite tre archi sostenuti da una coppia di colonne esagonali con capitelli fogliati.
L’arco centrale ha diametro doppio dei laterali, vi è conservata sotto un telo una statua, apparentemente di non antica fattura e presumibilmente raffigurante la Madonna col Bambino.
La parete di fondo conserva tracce di affreschi recentemente portati parzialmente alla luce: i due strati rinvenuti fanno pensare che la chiesa fu affrescata nel XV secolo, si nota un bel volto di santo, e che sopra questi dipinti fu stesa una seconda serie di affreschi databili al XVI secolo, forse opera degli Angelucci. L’altare preconciliare fu rimosso completamente e al centro del presbiterio fu posato un altare in muratura rivolto ai fedeli.
Nella parete di fondo sul lato settentrionale una porta conduce alla sacrestia.
Vi si venerava una statua lignea trecentesca rappresentante la Madonna col Bambino.
Vi era conservato anche un dipinto su tavola, sopra l’altare maggiore, con la Madonna col Bambino tra san Pietro e san Giovanni Battista, opera degli Angelucci da Mevale; non è più presente in loco forse è stata rimossa per il restauro, mentre la statua lignea, da informazioni orali dovrebbe essere stata trafugata.
La chiesa appare oggi in deprecabile stato di abbandono, la porta aperta, gli arredi accatastati in maniera disordinata, se ne auspica un maggiore rispetto e una migliore conservazione.
A Chiusita era presente un’altra antica chiesa di San Giovanni “de Crusita” che agli inizi del XVIII secolo era già diruta, non se ne è rinvenuta traccia.
Nota
La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini.
Fonti documentative
L. Fausti – Le Chiese della Diocesi di Spoleto nel XIV secolo secondo un codice del XVI secolo – in Archivio per la storia ecclesiastica dell’Umbria, Foligno, 1913
S. Nessi – S. Ceccaroni – Da Spoleto a Visso, Itinerari Spoletini 6 – Spoleto, 1981
https://www.beweb.chiesacattolica.it/edificios/edificio/71105/Visso+%28MC%29+%7C+Chiesa+di+San+Pietro
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Mappa
Link alle coordinate: 42.886460119330856, 12.987167833854096