Chiesa di San Nicolò – Trevi (PG)
Cenni Storici
La Chiesa di San Nicolò, ben visibile dalla Superstrada per Spoleto, sorge poco più in alto della Torre Matigge ed è contraddistinta da dei maestosi cipressi che l’affiancano.
E’ una delle chiese più antiche del territorio, la costruzione va fatta risalire al XII secolo.
Interessante è una pergamena riportante la data della consacrazione di questa piccola chiesa medievale, a lungo conservata all’interno della struttura, quindi ritenuta scomparsa ed infine ritrovata nel “martirium” dove oltre alle reliquie del Santo veniva conservata anche la pergamena della consacrazione, ed ora custodita in luogo diverso, in quanto San Nicolò è stato più volte “visitato” da ladri che hanno praticamente annullato il già esiguo patrimonio artistico ivi presente.
Era l’anno del Signore 1151 e vescovo di Spoleto era Matteo, così è scritto su quel vecchio documento: “in nomine patris, et filii, et spiritus sancti amen anno domini MCXCV in/dic/tione XIII hoc alta/re dedicatum est ad honorem dei et bea/te maria virginis e sancti nicolai per manus episcopi“.
Aspetto
Presenta una bifora sopra la porta d’ingresso, in cui è riadoperata una colonnina romana con scanalatura a tortile e una rozza crocetta equilatera scolpita su una pietra anch’essa di recupero; al di sopra il campaniletto a vela rifatto in epoca più tarda.
Va notato che nella parte inferiore della struttura i conci sono ben disposti a filaretto con le pietre tutte della stessa dimensione e ad incastro fino al portale; la cosa cambia nella parte alta dove si nota che nel periodo medievale la parte superiore è stata cambiata infatti le pietre non rispondono più ad una struttura ad incastro.
Probabilmente fu cambiata la struttura del tetto da una situazione a volta ad una situazione a cavalletto come la vediamo ancora oggi.
Interno
L’interno conserva la classica pavimentazione a salire verso l’altare, inoltre sono presenti affreschi molto interessanti, specie sulla parete destra: Madonna col Bambino e San Nicolò datati 1305, con i relativi committenti inginocchiati, quello della Madonna è raffiugurato con il cane, mentre quello che ha commissionato il San Nicola deve trattarsi di un benedettino riconoscibile dall’abito monacale bianco.
Questi affreschi sono il frutto di quella serie di pittori della prima metà del ‘300 reduci dal Cantiere di San Francesco “licenziati” se così si può dire da Giotto che aveva terminato il lavoro (questo argomento è stato approfondito nel post della chiesa di San Pietro al Pettine di Trevi), fra questi troviamo il “Primo Maestro di S. Chiara da Montefalco” tale denominazione del pittore è dovuta al fatto che lo stesso è finora conosciuto soltanto per gli affreschi nella chiesa di S. Chiara di Montefalco e nella chiesa di Santa Croce di Trevi.
Gli abiti sono di stile bizantino e anche le aureole sono insolite rispetto alle classiche.
Nell’abside semicircolare, Crocifisso con i Ss. Bernardino, Santa Chiara, San Sebastiano, San Rocco e San Francesco d’Assisi, opera del primo quarto del ‘500 attribuibile a Bernardino Mezastris.
Lungo la parete sinistra gli affreschi sono più tardi rispetto alla parete destra (1400), due Madonne col Bambino (assai guaste), altra Madonna col Bambino e S. Giacomo, S. Bernardino da Siena, affreschi del secolo XV.
Parti degli affreschi sono purtroppo compromessi dalla crescente umidità derivante dal cattivo stato di manutenzione del tetto.
Festeggiamenti
I festeggiamenti del Santo titolare si svolgevano il 6 dicembre con funzioni religiose e la benedizione del pane che, nel rispetto di una antica tradizione, viene poi offerto ai fedeli, da qualche anno però non vengono più fatti per l’abbandono e l’inagibilità della chiesa.
Fonti documentative
S. Nessi S. Ceccaroni – Itinerari Spoletini 5 – Da Trevi a Spoleto – Spoleto 1979
http://www.treviambiente.it/
In giro per Trevi con Bernardino Sperandio il 28 novembre 2019 con CAI di Perugia.
Da vedere nella zona
Torre Matigge
Santuario della Madonna delle Lacrime
Chiesa di San Pietro a Pettine