Chiesa di San Nicola – Casteldilago (TR)

La chiesa conserva pregevoli affreschi della scuola dello Spagna.

 

Cenni Storici

Piccola chiesa situata a mezza costa appena fuori del suggestivo paese medievale di Casteldilago; l’architettura presenta le caratteristiche tipiche del secondo romanico spoletino, dovrebbe quindi risalire alla fine del XIII secolo o agli inizi del successivo, ha subito un importante intervento di ristrutturazione alla fine del XV secolo o agli inizi del successivo.
È menzionata dal trecentesco codice Pelosius.
 

Aspetto esterno

La semplice facciata a doppio spiovente, sovrastata da un campanile a vela a un solo fornice disposto centralmente, è ornata da un elegante portale cinquecentesco, sopra è posta una lunetta che probabilmente era affrescata.
L’abside è la classica romanica.
 

Interno

L’interno è ad aula unica e di semplice architettura, sulla parete sinistra si aprono due monofore.
È interamente decorato di affreschi di scuola dello Spagna.
Sulla parete di sinistra si ammirano una Madonna in trono col Bambino, tra San Sebastiano e San Rocco, potrebbe essere opera di Giovanni di Girolamo Brunotti, poi un’altra Madonna in trono col Bambino tra San Valentino e San Sebastiano, di mano migliore del precedente, si legge la data 1525.
Dopo la monofora gli affreschi sono disposti su due registri, al superiore Madonna del Latte, assisa in trono col Bambino, opera datata 1522, a fianco San Nicola. Nel registro inferiore San Rocco, San Nicola e San Sebastiano, in basso il committente orante, anche questo gruppo di affreschi potrebbe essere attribuito a Giovanni di Girolamo Brunotti.
L’abside è interamente affrescata, sopra l’arco Annunciazione, con a sinistra l’Angelo annunziante, al centro Dio Padre benedicente tra Angeli, a destra la Madonna annunziata; nell’archivolto Dio in gloria, racchiuso da una mandorla, tra angeli e cherubini; nella parete sottostante da sinistra a destra San Sebastiano, San Nicola, San Giovanni Apostolo, Madonna in trono col Bambino, San Valentino, Sant’Antonio e San Rocco, della stessa mano del secondo affresco.
Nella parete di destra, di altra mano e molto deteriorati, San Rocco, San Sebastiano, San Nicola, San Rocco, San Sebastiano, San Rocco, sempre di scuola dello Spagna, si legge la data parziale MDXX
 

Fonti documentative

FABBI A. Guida della Valnerina: storia e arte / Abeto (PG), presso l’autore, 1977
FABBI A. Storia dei comuni della Valnerina Abeto (PG), presso l’autore, 1976
GENTILI, GIACCHÈ, RAGNI, TOSCANO, L’Umbria – Manuali per il territorio – La Valnerina, Il Nursino, Il Casciano – Edindustria Roma, 1977
 

Nota

La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini.
 

Mappa

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