Chiesa di San Montano – Roccaporena di Cascia
Cenni Storici
L`impianto originario della Chiesa di San Montano, è del sec. XIV. Anticamente era officiata dai monaci benedettini che avevano istituito nella località una cella monastica.
In questa Chiesa Margherita Mancini (Santa Rita) ricevette la prima istruzione religiosa, qui si recava per partecipare alla Messa e alle altre celebrazioni, all`età di quindici anni (verso il 1386), sposò Paolo di Ferdinando (ghibellino di buona famiglia locale) e qui sono state accolte le salme della sua famiglia.
Aspetto esterno
La facciata (che contrariamente all`interno, romanico, rivela elementi gotici), con sovrastante campanile a vela, ha due ingressi, uno dei quali ornato nella lunetta da una Madonna, affresco del sec. XV (pittori umbri di influsso senese).
Nei vetri colorati che chiudono la finestra i SS Rita e Montano. Il campaniletto a vela, che s`innalza a circa metà facciata, risale all`impianto originario della Chiesetta, allorché era composta solo dalla navata sinistra con piccola abside.
Interno
L`interno è diviso da due navatelle coperte da volta a crociera; in quella di sinistra, aggiunta nel sec. XVI, si aprono nicchie decorate a fresco con figure di Santi (tra gli altri, nel secondo nicchione, gli eremiti Macario e Bordone), datati 1570, opera di pittori della Valnerina.
Sul pilastro presso l`acquasantiera è dipinto un Crocifisso tra S. Antonio e beata Rita (con aureola sebbene non ancora beata), opera degli Sparapane.
Altri affreschi votivi dei sec. XV e XVI, uno dei quali con l`immagine di San Montano, si vedono sulle parete di destra, purtroppo in cattivo stato di conservazione e pesantemente restaurati, dipinti da un artista della Valnerina con influsso marchigiano dell`inizio del sec. XV.
Sulla calotta dell`abside (unica a conferma dell`unica navata originaria romanica) è dipinta l`Incoronazione della Vergine, di un anonimo del XVI secolo; il sottarco è decorato a volute affrontate di stile rinascimentale.
Il battistero cinquecentesco in pietra è di tipo rinascimentale.
In sagrestia, al tempo del Lascaris (1712) c`era un calice di rame dorato a coppa conica del sec. XVI e una croce astile di oreficeria umbra molto semplice, della fine del sec. XV.
San Montano
Secondo la tradizione, Montano venne a Porena dalla lontana Licia (Asia Minore) a predicare il Vangelo. Tuttavia una cronaca manoscritta, conservata nella Biblioteca comunale di Perugia, informa che egli era parte del gruppo di monaci siriani eremiti che si stabilì nella Valle Castoriana, ai tempi dei Santi Spes ed Eutizio.
S. Montano morì a Roccaporena con fama di santità; il popolo lo proclamò suo protettore e gli intitolò la chiesa parrocchiale.
Fonti documentative
Toscano B., Giacchè L., Ragni B., (1977), L’Umbria. Manuali per il territorio. La Valnerina. Il Nursino. Il Casciano, Roma, Edindustria
http://www.lavalnerina.com/dett_luogo.php?id_item=687
http://www.roccaporena.com/la-chiesa-di-s-montano/
Nota
La galleria fotografica e i testi sono stati elaborati di Silvio Sorcini