Chiesa di San Michele Arcangelo – Sostino di Foligno (PG)


 

Cenni storici

Nel 1239, il cardinale Capocci nella sua relazione parla della chiesa di Sostino, all’epoca chiamata “Ecclesia de S. Angelo de Sixtino” e già dipendente dalla canonica di S. Lucia del Ponte assieme a quella di Pale.
Nell’occasione, il prelato rese pubblico anche il patrimonio che ammontava a settanta libre e otto denari.
La ritroviamo nel 1295, con il nome di Sant’Angelo de Sixtino e, come tale, nel 1334.
La primitiva chiesa di Sostino, d’origine medievale e intitolata a S. Michele Arcangelo, si trovava, invece, vicino al fosso all’inizio della vecchia strada che porta a “Fonte Morrica” e da qui alla cima del Sasso.
Durante la visita apostolica del 1573 di Mons. Camaiani di Foligno, la chiesa era ormai diventata parrocchiale, aveva una piccola rendita: una soma di grano che, secondo il consiglio del visitatore, doveva servire per i restauri della stessa.
Il visitatore fece stendere una relazione sulla situazione delle anime e della chiesa stessa che era ben tenuta e il rettore risulta essere D. Giovanni Domenico; il paese risulta avere 30 famiglie.
Danneggiata da diverse inondazioni, fu restaurata verso la fine dell’ottocento, ma nel 1905 un incendio, forse causato da una lampada ad olio, distrusse le suppellettili e ne compromise la stabilità tanto da richiederne la completa demolizione.
Già dal 1894, poiché risultava alquanto fatiscente, su interessamento del parroco dell’epoca, don Sebastiano Menichini, l’architetto folignate Vincenzo Benvenuti progettò una nuova chiesa a croce greca che ebbe un’entusiastica approvazione sia dal parroco sia dagli abitanti, così che nel 1901 furono eseguite tutte le opere di muratura, ma per mancanza di fondi fu completata soltanto verso la fine del 1912 e consacrata nell’aprile del 1913 dall’allora vescovo di Foligno mons. Giorgio Gusmini.
La chiesa maestosa ed elegante fu intitolata a S. Angelo, festeggiato dalla comunità di Sostino l’otto di maggio.
E’ rimasta parrocchiale fino al 1987 quando è stata unita a quella di Scopoli.
 

Aspetto esterno

La facciata, delimitata da due larghe lesene elevate da piedistalli, presenta un bel portale sormontato da un frontone retto, sopra al quale si apre una nicchia con la statua di San Michele Arcangelo nell’atto di uccidere il demonio, opera dello scultore folignate Ottaviano Ottaviani (1839-1908).
 

Interno

L’interno della chiesa è a croce greca in stile ionico romano.
Nella parete destra entrando troviamo una statua di Sant’Antonio abate e subito dopo un organo del locale costruttore d’organi Fedeli sovrastato da una tela ad olio settecentesca, che rappresenta la Madonna del Rosario tra San Michele Arcangelo, Santa Caterina, San Domenico e San Francesco Saverio, databile allo stesso secolo del precedente, conservato sulla parete destra della chiesa nel luogo dove si trovava un altare demolito nel 1972.
All’inizio del presbiterio, rialzato di un gradino, una croce astile cinquecentesca, composta di un’anima lignea rivestita di metallo bulinato, cesellato, dorato e sbalzato, nella quale sono effigiati: sulla faccia anteriore Gesù crocifisso, Santa Maria Maddalena, San Michele Arcangelo e San Giovanni Battista ed i quattro Evangelisti su quella posteriore.
In questa parte della croce e inoltre presente una significativa iscrizione: Franciscus Piermarini (vacat) 1558.
Dietro l’altare è posto un bel dipinto di scuola umbra, un olio su tela risalente al Settecento raffigurante S. Michele Arcangelo.
Scendendo lungo la parete sinistra troviamo una statua della Madonna del Carmelo, e nella stessa campata è posto un altro interessante dipinto, un olio su tela eseguito dal pittore Carlo Botti, raffigurante Gesù Cristo crocifisso tra San Pietro martire, Sant’Antonio abate, San Michele Arcangelo e San Biagio, opera secentesca ispirata alla Crocifissione di Guido Reni e, pertanto, significativa testimonianza della diffusione del classicismo nella provincia umbra.
Sotto al dipinto si trova il Fonte battesimale.
In prossimità della controfacciata troviamo una statua della Madonna.
 

Fonti documentative

S. Capodimonti – Il Menotre e la sua Valle; Borghi, genti, acque, sorgenti – 2017
Don Luciano Gregori – La Valle del Menotre – 1990
F. Bettoni M.R.Picuti – La Montagna di Foligno Itinerari tra Flaminia e Lauretana – 2007
 

Mappa

Link coordinate: 42.991364 12.798193

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