Chiesa di San Michele Arcangelo ( Rudere) – Pasano di Valtopina (PG)
Cenni Storici
Nel territorio del Comune di Valtopina accanto al diruto castello di Pasano, soggetto alla dominazione dei Trinci dal 1387 al 1439, sorgeva una minuscola chiesa probabilmente coeva o addirittura antecedente al castello e ad oggi altrettanto diruta.
Non si conosce l’anno preciso della sua fondazione, ma data la sua posizione e la sua dedicazione possiamo pensare che risalga addirittura all’epoca Longobarda.
Come altre chiese circonvicine, era beneficio annesso alla chiesa curata di San Pietro della Cerqua e dipendeva dai monaci di Sassovivo.
Del vecchio edificio non resta in piedi che un brandello di muro completamente ricoperto dall’edera che essendo cresciuta intorno allo stesso lo avvolge come in una gabbia e ne favorisce la stabilità.
Fino a qualche anno fa, stando ai racconti della gente del posto e dalle persone che transitavano nella zona, si potevano ancora vedere evidenti tracce di affresco nonchè sprazzi di pavimento con le botole funerarie aperte e ossa umane sparse per la zona.
Adesso più nulla, quelle poche pietre che restano sono pressochè inavvicinabili per gli sterpi ed i rovi presenti.
Per quanto concerne la documentazione della chiesa e le sue notizie storiche, ci troviamo anche qui nel buio pressoché totale, in quanto a Valtopina si sono persi gli archivi storici, addirittura gran parte della documentazione è stata bruciata come carta da ardere e poco ne è restato.
Per quel poco che ci è dato di sapere la prima denominazione della chiesa era appunto San Michele Arcangelo di Pasano, ma ora con la stessa denominazione troviamo a valle un’altra chiesa più recente tanto che nella toponomastica IGM la primitiva è chiamata “Chiesa vecchia“.
Da un testo di Ugo Simoni notaio di Foligno ” Libra et extimatio honorum et possessionum et rerum omium et singolarum ecclesiarum civitatis et diocesis Fulginatensis” e un altro di P. Lugano ” Delle Chiese della citt¢ e diocesi di Foligno nel secolo XIII secondo una sentenza del 1239 e la “Libra” del 1295” troviamo che sul finire del secolo XII alla diocesi di Foligno in un elenco di chiese che ricadevano entro i confini della ” ..viscontea della Valtopina” compare tra le numerose altre una “ecclesia San Silvestri de Pasano“.
Questa nuova denominazione ( San Silvestro ) ci porta fuori strada, perchè a Valtopina non si conosce nessuna chiesa con tale denominazione quindi le cose sono due: o si tratta di una chiesa vecchissima scomparsa (cosa improbabile) oppure che la suddetta chiesa possa essere stata rinominata.
Nelle ” Memorie” dell’Archivio Parrocchiale di Pieve Fanonica risulta che nell’anno 1677 il giorno della festa della Madonna SS. Dell’Assunta, 15 agosto, la comunità della chiesa di Pasano doveva andare in processione accompagnata dal proprio parroco con cotta e stola e in quel frangente doveva conferire alla chiesa madre “Bajocchi tre di cera bianca lavorata“.
Questo dato non ci è utile per capire la denominazione della chiesa, ma ci fa capire che la chiesa Madre di Valtopina in quegli anni era passata dalle dipendenze del monastero di Sassovivo a quello di Pieve Fanonica.
Dagli Statuti di Valtopina e dalle Riformanze, giunte fino a noi in maniera frammentaria apprendiamo intanto che il Parlamento si teneva a Poggio dove appunto sorgeva la Casa Comunale che fu residenza del Visconte e quindi del Sindaco fino al 1867 allorchè con l’apertura della stazione ferroviaria a Valtopina avvenuta l’anno precedente la sede Comunale fu spostata dove la troviamo ora.
Sempre da questi documenti, scopriamo che il bilancio del Comune era esiguo trattandosi di un comune rurale e il bilancio scaduto nel settembre del 1481 chiuse con un passivo di un Fiorino, poichè entrarono nelle casse Comunali Fiorini 145 e Bolognini 15 mentre uscirono Fiorini 146 e Bolognini 15; si è voluto sottolineare questo particolare, perché è interessante notare che tra le uscite del bilancio troviamo le spese correnti per il personale e fra queste la cifra di 8 Bolognini per il “…campanaro di Sant’Angelo de Pasano ( de Castanea )” che aveva l’incombenza di suonare ogni sabato a sera un servizio comunale che annunziava il giorno festivo; prassi di origine feudale.
Ecco quindi la conferma della denominazione della chiesa dedicata a San Michela Arcangelo, patrono dei Longobardi e successivamente il santo più venerato dal mondo feudale.
L’attuale chiesa che troviamo oggi spostata più in basso dedicata appunto a San Michele ( della Castagna ) denominata Chiesa Nuova è sicuramente il frutto di un trasferimento avvenuto intorno al XVII-XVIII sec. dovuto forse all’abbandono e al cattivo stato strutturale della Vecchia chiesa tantè che si è conservato il toponimo ( Chiesa Vecchia ).
Fonti documentative
M. Sensi – Valtopina e il suo Territorio – Comune di Valtopina 1988
http://siusa.archivi.beniculturali.it/