Chiesa di San Michele Arcangelo – Montelparo (FM)
Cenni Storici
La Chiesa di S. Michele Arcangelo risale al XII secolo ma l’attuale impianto, è il risultato del susseguirsi di vari interventi nel corso dei secoli. La prospettiva della facciata ci dà l’illusione di trovarci dinanzi ad una Chiesa a tre navate; invece, internamente è un ampio monolocale con presbiterio rialzato. Il portale privo dell’originale basamento con leoni stilofori, presenta due tipi di colonnine tortili separate da una coppia di semipilastri. Sopra l’architrave è ricavata la lunetta. Sul fronte corre una fascia di pietra arenaria con decorazione fogliare e floreale; in alto, conclude una cuspide del XV secolo con nicchia che ospitava il Titolare della Chiesa. Al centro della facciata, appare un occhio richiuso, con probabile inserimento di un rosone. Le finestre laterali sono state aperte nel XVIII sec. La coppia di portali laterali, costruiti in laterizio con frontone ad arco ribassato, fa riferimento ad arte del Cinquecento. Quello di destra dava accesso all’Oratorio della Confraternita del SS.mo Sacramento; per quello di sinistra si accedeva invece all’antico monastero, lungo il corridoio con porticato tra chiesa e chiostro. La Chiesa di S.Angelo conserva al suo interno notevoli opere d’arte ed affreschi. Imponente è ad es. la tela, un tempo posta al centro dell’abside raffigurante la Madonna Immacolata con la luna sotto i piedi e il figlio in braccio datata fine XVIII secolo. Fino all’anno 1844 nella zona presbiterale rimase esposto il celebre polittico della “Incoronazione della Vergine e Santi” dipinto nel 1466 dal pittore Niccolò Liberatore detto l’Alunno, con sontuosa cornice gotica intagliata e dorata dal M° Giovanni di Stefano da Montelparo; oggi l’opera è esposta nella Pinacoteca Vaticana. Nel lato sinistro della controfacciata sta la Fonte Battesimale, costruita in legno dorato e marmorizzato, riferibile ad arte del Sec. XVII; una pala d’altare della Madonna del SS.mo Rosario un tempo munita di 15 ovali in rame sui quali erano dipinti i Misteri, trafugati nel 1978. Inoltre numerosi sono gli affreschi dei secoli XV e XVI sec. Si vedano ad esempio le figure votive di S. Sebastiano e S.Giacomo Apostolo nella nicchia d’ingresso; Il Mistero dell’umana salvezza raffigurato nel primo altare a sinistra (dipinti stilisticamente molto interessanti ma tuttora sconosciuti ai grandi critici d’arte, si pensa al Maestro Giacomo Bonfini di Patrignone). Oppure altri interessanti affreschi nella zona presbiterale dove si vedono fra gli altri frammenti di una Crocifissione, la B. Vergine Maria, S.Sebastiano e S. Rocco, S. Michele Arcangelo e ancora l’affresco distaccato dall’arcosolio trasferito su di un supporto e restaurato raffigurante: “La madonna in trono col figlio in braccio tra due angeli”. Infine grazie ai lavori di restauro conclusisi nel 2010, si è recuperata l’imponente struttura monastica benedettina comunicante con la Chiesa, e la cripta con i relativi affreschi. L’affresco della Madonna della Misericordia del sec. XV e XVIII, quello di S.Caterina d’Alessandria e della Madonna del latte accompagnati da una segnatura in caratteri gotici; ed un altro raffigurante Madonna con bambino in braccio fra i più antichi di tutta la Chiesa. Altro affresco cinquecentesco, è altresì ammirabile nell’ex oratorio della confraternita del SS.mo Sacramento raffigurante il Crocifisso deturpato nel volto tra l’Addolorata e S.Francesco D’assisi. Da notare infine sul fusto dell’acquasantiera, installata presso l’ingresso lo stemma del Card. Petrocchini in perpetua memoria del suo dono alla Chiesa.