Chiesa di San Michele Arcangelo “detta di Santa Lucia” – Vernazzano di Tuoro sul Trasimeno (PG)

La chiesa è nata in memoria dell’antico edificio rovinato insieme al Castello di Vernazzano in seguito al movimento franoso che ha costretto gli abitanti ad abbandonare il luogo.

 

Cenni Storici

L’antica parrocchiale di San Michele Arcangelo come detto nell’articolo sul Castello di Vernazzano, sprofondò con gran parte dell’abitato nel torrente Rio a causa di un movimento franoso che obbligò tutti ad abbandonare le case e a ricostruirle insieme alla loro chiesa dall’atra parte del vallone.
L’antica chiesa di S. Michele Arcangelo, documentata dagli inizi del Trecento, presentava un’architettura molto semplice, a pianta rettangolare (m 8,55×13,40 circa), con copertura a capanna.
Al suo interno, intorno alla metà del Settecento, erano presenti tre altari: il maggiore era dedicato al Santo Patrono, i due laterali uno dedicato al culto del SS. Crocefisso l’altro al culto di s. Bernardo; tutti gli altari erano provvisti di baldacchino.
Nella relazione relativa alla visita pastorale del 1732 il Vescovo dichiara quest’ultimo sospeso e decreta la demolizione dell’altare.
Subito dopo, tenendo conto delle relazioni successive, ne viene edificato un altro, dedicato alla Madonna del Rosario.
La facciata d’ingresso era sormontata da un campanile a vela, con due campane in bronzo.
Nel 1747 erano già segnalati cedimenti strutturali molto seri ai danni dell’edificio di culto; il pavimento ai piedi dell’altare maggiore era ormai sprofondato; e tutte le fondamenta minacciavano rovina.
Anche sulle pareti laterali erano presenti ampie fessure.
Nel corso della visita pastorale del 1763 il vescovo Amadei verificò lo stato rovinoso dell’edificio; e ordinò di rimuovere le tele dipinte degli altari, il fonte battesimale e ogni cosa fosse possibile asportare.
Per sua disposizione la cura delle anime venne trasferita provvisoriamente alla chiesa di S. Maria dell’Ospedale detta “delle Trosce“, fuori le mura del castello.
Ordinò poi di demolire i muri pericolanti della chiesa di S. Michele Arcangelo sino all’altezza di tre cubiti (circa 135 cm); e di posizionare nel mezzo una croce.
La nuova chiesa venne eretta nella località stabilita dove erano nate le prime abitazioni costruiti da coloro che erano fuggiti dal castello e fu inaugurata nel 1772.
È un nuovo Vernazzano che nasce, a poca distanza dal vecchio castello in rovina, con la volontà espressa di non perderne le memorie civili e religiose.
Negli anni ’40 del secolo scorso, in seguito ai danni subiti per la guerra, vengono restaurati il campanile, la facciata ed il tetto della chiesa.
Nel rosone centrale, per volotà del parroco Don Vasco Pazzaglia, è stata inserita una grande immagine di s. Lucia, confermando di fatto la dedica della chiesa alla Santa.
Questa scelta esprime una presa d’atto: la dedica effettiva della parrocchiale di Vernazzano è passata da tempo da San Michele alla santa protettrice della vista, cui è dedicata una grande festa il 13 dicembre di ogni anno.
Durante il terremoto del 2016 la chiesa ha subito una lesione strutturale nella volta e ha subito una chiusura di due anni, dopodiché con i fondi raccolti dai cittadini è stata riaperta al culto il 29 luglio 2018 con una solenne cerimonia.
 

Aspetto esterno

La facciata è in stile neogotico degli anni ’40 è in pietra conciata bianca e rosa di Assisi, ed il campanile sono in stile neogotico, è a capanna con timpano pronunciato delimitato da cornicione aggettante.
L’utilizzo di questo materiale tipico delle cave del Subasio anziché la classica arenaria del Trasimeno, è dovuto al fatto che le maestranze che hanno costruito la chiesa erano di Assisi e loro stessi hanno provveduto a portare anche le pietre.
La porta principale è affiancata da due monofore ed è sovrastata dal rosone con immagine di Santa Lucia.
Il lato sinistro è coperto da edificio.
 

Interno

La pianta è a navata unica rettangolare.
Vi sono due piccoli altari in corrispondenza delle lunette centrali in stucco.
Altare originale addossato alla parete di fondo con due aperture laterali con soprastanti nicchie per accesso alla sacrestia.
A destra entrando la porticina di accesso al campanile.
Le pareti laterali sono scandite da tre arconi su pilastri addossati e tre arcate longitudinali; la volta è a botte lunettata.
Si notano deformazioni e contrafforti per movimento verso valle.
L’interno reca una lastra scolpita con la data di fondazione A.D. 1772.
Le pareti laterali sono in muratura scandite da tre arconi su pilastri addossati e tre arcate longitudinali; la volta è a botte lunettata.
Nella controfacciata a sinistra Fonte Battesimale con stucco e coperchio ligneo, subito dopo piccolo altare della Madonna e sulla parete, prima dell’altare Maggiore, una pregevole teca per la conservazione degli oli con piccola porta in legno e cornice in pietra-lastra scolpita e accanto una statua di Sant’Antonio da Padova.
Dietro l’altare maggiore dipinto di San Michele Arcangelo con ai piedi il demonio con la testa schiacciata e sotto San Giuseppe e San Bernardo e al centro il castello di Vernazzano com’era a metà del 1700; il dipinto è affiancato da due nicchie dove a sinistra si conserva una statua di San Giuseppe e a destra una statua di Santa Lucia in cartapesta realizzata dall’artista leccese Raffaele Carretta nel 1913.
Lungo la parete destra altro piccolo altare e in controfacciata acquasantiera.
 

Dipinto

Nella nuova chiesa parrocchiale di S. Michele Arcangelo, che mantenendo la stessa dedica di quella presente nel castello, esprime la volontà degli abitanti di non dimenticare le proprie radici, troviamo rappresentati questi profondi legami nel dipinto del 1769, che si trova dietro l’altare maggiore, firmato da Anton Maria Garbi, pittore nato a Tuoro il 21 Maggio 1718, morto a Perugia nello stesso giorno del 1797.
Nello spazio della tela sono rappresentate le principali memorie civili e religiose di questa comunità.
Nella parte superiore dell’opera, al centro troneggia l’immagine di S. Michele Arcangelo che con la spada sta per trafiggere il demonio, riverso a terra, con la testa schiacciata sotto il suo tallone.
Sul margine sinistro vediamo S. Giuseppe, la cui presenza si collega al titolare dell’omonimo oratorio che sappiamo collocato appena fuori le mura del castello.
Sul lato destro Garbi colloca l’immagine di S. Lucia, protettrice della vista cui era dedicata un’antica chiesa nel distretto di Vernazzano.
Sotto s. Michele è inginocchiato S. Bernardo, fondatore dell’Ordine Cistercense: con la mano sinistra il Santo tiene una catena che avvince il demonio e con la destra indica il castello di Vernazzano al santo protettore di cui implora l’attenzione.
Come detto a questo santo era dedicato, sino all’anno 1732, un altare nell’antica parrocchiale del castello.
Nella parte inferiore del quadro Garbi ha riprodotto, sopra il caratteristico sprone roccioso, l’antico centro fortificato, ancora integro, con la torre di guardia verticale e la chiesa di S. Michele Arcangelo con il campanile a vela.
La visione è inserita dall’autore in un contesto in cui ogni elemento ha rapporto con la realtà ed è parte di un disegno certamente condiviso.
 

Fonti documentative

Cartellonistica in loco
CATTUTO C., GAMBINI E., La torre pendente di Vernazzano sull’antica strada da Perugia a Cortona, Siracusa, Lombardi Editori, 2014 (Italiano e Inglese).

https://necrologie.repubblica.it/chiese/provincia-69-perugia/2054-chiesa-di-san-michele-arcangelo/descrizione#tab

https://corrieredellumbria.corr.it/news/attualita/497184/chiesa-restaurata-grazie-ai-cittadini.html

Opuscolo commemorativo per la riapertura
 

Da vedere nella zona

Torre pendente e Castello di Vernazzano
Chiesa di Santa Maria delle Trosce – Vernazzano
 

Mappa

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