Chiesa di San Michele Arcangelo de Casalecchio – Cordigliano di Todi (PG)
Cenni Storici
L’attuale chiesa parrocchiale si trova un po’ lontana dall’antico castello (Cordigliano vecchio) ed è intitolata a Sant’Angelo de Casalecchio.
Non si hanno notizie circa la sua edificazione, però all’interno custodisce una pala dell’altare maggiore, donata nel 1621 dal reverendo rettore Vittorio Chiaravalle raffigurante la Pietà, San Michele Arcangelo e San Bernardino.
La chiesa parrocchiale, dedicata a San Michele Arcangelo, fu un monastero benedettino.
L’inventario dei beni della “Chiesa Parrocchiale del Castello di Cordigliano sotto il titolo e invocazione di S. Michele Arcangelo“, redatto nel 1825, colloca l’edificio nella “tenuta di Cordigliano dentro la circonferenza de suoi beni“.
Sull’altare maggiore veniva rilevato, come lo vediamo ancora oggi, un “quadro di tela, ove sono dipinte le figure di Maria SS:ma Addolorata, di S. Michele Arcangelo e di S. Bernardino“, ed in “cornu Epistolae” rispetto allo stesso altare, “sopra il tetto“, il campanile con due campane.
Il secondo altare, dedicato alla Madonna Santissima del Rosario, era invece collocato in “cornu Evangelii“.
Un successivo inventario, compilato nel 1849, rifacendosi in parte alla descrizione precedente, colloca la chiesa al centro della parrocchia, “a poche tesa distante dall’antico diruto Castello“, rilevando ancora al suo interno due altari; nel maggiore, “in materiale“, “evvi un quadro in tela di mano mediocre rappresentante una deposizione con l’immagine di S. Michele Arcangelo Titolare della Chiesa e S. Bernardo“.
Il cancelliere vescovile di Todi, Bonaventura Pianegiani, nel “Prontuario alfabetico delle Cappelle di Iuspatronato esistenti nella Diocesi“, compilato nel 1867, ricorda la Chiesa di “Sant’Angiolo di Casaleccio” fra le antiche collegiate, con “un Priore e cinque canonici oggi convertita Priorate di Cordigliano con titolo di Prior Parroco“.
Un atto di immissione in possesso riguardante il beneficio parrocchiale di Cordigliano, datato 9 novembre 1912, descrive la “Chiesa parrocchiale sotto l’invocazione di S. Angelo” in buono stato di manutenzione.
L’aspetto attuale della chiesa è dovuto ad un intervento di radicale ristrutturazione, una riedificazione almeno della facciata stando all’epigrafe posta sulla stessa parete, con caratteri assimilabili a quelli dello stile neoromanico, avvenuta nell’anno 1920, per opera del Priore Don Egidio Giuliani.
Un documento datato gennaio 1954 attesta l’erogazione di un contributo, a favore della Chiesa parrocchiale di Cordigliano, per la spesa occorrente “per restauri al tempio e per l’acquisto di arredi sacri“.
Successivi documenti rinvenuti nella Curia Vescovile di Todi, descrivono un intervento di restauro della copertura del fabbricato, riguardante la revisione del manto ed il rivestimento del timpano, nell’anno 1966.
Un intervento di restauro generale della chiesa, comprendente sia il rifacimento della copertura che il recupero dell’interno, è avvenuto negli anni 2002 e 2003.
Aspetto esterno
le pareti esterne si presentano in pietra calcarea a facciavista; in particolare, la facciata a due spioventi, in blocchi squadrati e archetti pensili di coronamento, mostra caratteri assimilabili allo stile neoromanico, il portale ligneo d’ingresso, lunettato con doppia cornice, è poggiato su due gradini esterni e sormontato da una trifora.
Sul lato destro, la casa parrocchiale.
Interno
Si tratta di un impianto a navata unica, intonacata e tinteggiata, coperta con volta a botte sviluppata su tre campate, sorretta da sottarchi poggianti su paraste tuscaniche.
Il presbiterio, sollevato di un gradino e protetto da una balaustra lignea, termina con un fondo piatto; il vecchio altare maggiore, in muratura stuccata e decorata come i due laterali con macchine classiche, è sormontato da una grande tela raffigurante la Pietà.
Fonti documentative
http://necrologie.repubblica.it
Nota di ringraziamento
Si ringrazia la Diocesi di Orvieto – Todi per la disponibilità e per aver concesso le autorizzazioni alla pubblicazione.