Chiesa di San Michele Arcangelo – Collesanto di Magione (PG)
presidente della locale confraternita del santissimo Rosario composta di sole donne, che ringrazio per la sua cortesia e pazienza manifestata nei miei confronti.
Cenni Storici
La chiesa soggetta al castello di Antria, col titolo di S. Michele Arcangelo, è posizionata sulla cima del poggio a circa mezzo chilometro lontano dallo stesso, in località Collesanto; la stessa già esisteva nel 1334, come fa fede una delle campane che riporta questa data, l’altra fu fatta nell’anno 1343.
Il primo catasto in cui compare è del 1361 e successivamente in un’annotazione catastale del 1425 e si specifica che l’edificio è posto nelle pertinenze e nel distretto del castello di Antria.
Nel XV secolo era membro della Cattedrale di S. Lorenzo di Perugia, come si prova da antico catasto che si trova nel Monastero di S. Pietro di Perugia e nel Contado di Porta S. Angelo.
Nel 1500 formò il catasto dei propri beni e cominciò ad esistere come parrocchia.
Il tempo preciso in cui questa chiesa fu smembrata dalla Cattedrale non si sa, ma si vede che sin dall’anno 1558 è stata sempre liberamente conferita dal Vescovo.
Nel 1448, data la distanza di questa parrocchia dalla pieve di Mantignana (Pieve del Vescovo), il vescovo perugino Giovanni Andrea Baglioni concesse l’autorizzazione ad erigere il fonte battesimale, che fu collocato nella chiesa sine cura dei S. S. Antonio e Rocco del castello di Antria.
Questo si attesta fino al 1584, come risulta dalle visite pastorali di Della Corgna 1564, Della Rovere 1572, Bossio 1577, Ercolani 1584; dal 1587 in poi il fonte si trova nella chiesa parrocchiale di S. Michele Arcangelo di Collesanto assurta al rango di parrocchiale, come riportato nella Visita pastorale del Galli in quell’anno.
Nel 1512 fu stabilita in questa chiesa la Compagnia del SS. Rosario.
Nel 1564 la popolazione del luogo chiese al vescovo la nomina di un cappellano per l’amministrazione del battesimo.
In origine in questa chiesa esistevano tre altari: quello maggiore di S. Michele Arcangelo, dipinto in tela; quello a destra della la Madonna del Rosario e quello a sinistra di S. Antonio da Padova; questi altari sono stati successivamente smantellati e oggi c’è solo l’altare Maggiore.
La chiesa ha subito importanti lavori di restauro nel 1972, a seguito della caduta di un fulmine, recentemente sono stati eseguiti altri interventi per le consistenti infiltrazioni di acqua per cui è stato levato il solaio e realizzata una copertura con capriate.
E’ stata riaperta al culto domenica 23 Maggio 2017 con una celebrazione religiosa da parte del parroco don Idilio Pasquoni e alla presenza di autorità civili fra cui il sindaco Giacomo Chiodini e rappresentati dell’Amministrazione comunale.
Aspetto esterno
La facciata è intonacata con lesene in finto bugnato; il portale e il rosone sono in malta di cemento.
La parete esterna di sinistra ha due finestre circolari con l’aggetto di una piccola nicchia non riscontrabile dall’interno.
Sul fianco e sul retro si nota una sopraelevazione di circa mt. 1,50; sul lato destro la casa parrocchiale e dietro un piccolo cortile e un campanile a vela in mattoni a doppio fornice con stampella in pietra.
L’abside era protetta da un cunicolo oggi a cielo aperto.
Davanti alla chiesa, a destra si trova, l’antico pozzo che è collegato da scale e cunicoli alla chiesa parrocchiale e all’edificio di fronte.
Interno
Ha pianta rettangolare con presbiterio rialzato di un gradino e l’abside di fondo ampia quasi quanto la navata.
Sul lato destro due arcate relativamente basse introducono in uno spazio laterale e in una piccola sacrestia che conserva la parte più antica dell’edificio con volta a botte incrociata.
Lungo le pareti non ci sono più gli altari laterali e rimangono solo tele.
Partendo dal fondo nella parete sinistra di incontra una tela raffigurante San Bartolomeo (?) datata nel retro 1671 e subito dopo una leggera rientranza della parete dove in origine c’era l’altare demolito occupato dalla tela con San Michele Arcangelo.
Adiacente al presbiterio un affresco staccato da questa chiesa raffigurante una Madonna del latte, probabilmente degli ultimi secoli del medioevo; accanto a questo affresco un piccolo quadro con la Madonna del Rosario tra San Domenico e Santa Caterina da Siena.
Il presbiterio è rialzato di un gradino e l’altare, la dispensa eucaristica e l’ambone sono in travertino con forme moderne; Accanto all’altare a sinistra è conservata un’altra tela con San Michele Arcangelo usato per le processioni.
Nella parte sinistra dell’abside una nicchia per gli oli sacri in arenaria scolpita e finemente decorata; al centro il ciborio anch’esso scolpito a mò di tempio sovrastato da un Crocifisso in cartapesta.
Chiude a destra l’abside una statua di Sant’Antonio da Padova e il fonte battesimale in pietra sicuramente della fine del cinquecento quando fu spostato dalla chiesa di San Rocco e Antonio di Antria a questa.
Adiacente due arconi aperti immettono nel locale più antico ora sacrestia dove è stato recuperato un relitto di un affresco raffigurante la Madonna col Bambino probabilmente coevo al precedente staccato.
Sulla colonna dell’arco una antica acquasantiera in pietra e una tela con Sant’Antonio da Padova.
Scendendo sulla parete destra un’altra rientranza in corrispondenza dell’altro altare rimosso la tela della Madonna del Rosario tra San Domenico e Santa Caterina da Siena, subito dopo un quadretto raffigura il Battesimo di Gesù.
Accanto alla porta una piccola acquasantiera in pietra.
Fonti documentative
Gian Pietro Chiodini – Villantria e il suo territorio, notizie e documenti storici sui paesi di: Villa, Soccorso, Antria, Coleslanto, Coceto, Borgo Giglione e i centri minori (con contributi di Rita Centamori e Tiziana Ercolanelli) – Perugia 1989
G. LETI – L. TITTARELLI – Le fonti per lo studio della popolazione della Diocesi di Perugia dalla metà del XVI secolo al 1860 – Gubbio 1976
http://www.chieseitaliane.chiesacattolica.it/chieseitaliane/schedaca.jsp?sercd=3395
http://www.umbriadomani.it/umbria-in-pillole/riapre-al-culto-la-chiesa-di-san-michele-arcangelo-a-collesanto-di-magione-146691/
http://www.magionecultura.it/default3.asp?active_page_id=165&id=40&cid=14&scid=15