Chiesa di San Michele Arcangelo – Cecanibbi di Todi (PG)
Cenni Storici
E’ stata edificata all’ingresso del borgo lungo la strada che conduce a Poggio Brico.
La sua costruzione inizia dopo la visita pastorale di Pietro Camaiani del 23 ottobre 1574, quando viene ordinata la chiusura dell’antica cappella del castello.
Nel 1577 (data sugli affreschi) è già officiata.
Negli anni trenta del Novecento la navata viene raddoppiata in altezza e il campanile a vela, un tempo in facciata, viene abbattuto e ricostruito ex novo sul fianco sinistro accanto alla piccola sagrestia.
Esterno
Si presenta come un edificio a navata unica con abside semicircolare, realizzato in conci di pietra calcarea sommariamente squadrati.
E’facilmente leggibile la fase costruttiva cinquecentesca con le tamponature delle finestre laterali. Nel muro dell’angolo sinistro dell’abside è inserita una pietra incisa con motivi decorativi risalenti al VII secolo (D’Ettorre).
Nella cella campanaria sono tuttora in uso due campane fuse nel 1632 e nel 1822.
La facciata è abbellita con una serie di elementi neoromanici: paraste laterali bicrome in laterizi e pietra, archetti pensili sul timpano, rosone centrale, protiro poco sporgente rialzato su due colonnine ad inquadrare l’ingresso.
Nella lunetta ridipinta a tempera è raffigurato San Michele con la spada che sconfigge il drago, opera del pittore decoratore Benedetto Cascianelli.
Interno
Sulla parete destra si conservano alcuni affreschi devozionali risalenti al 1577, riproposizione dei dipinti contenuti nella cappella del castello.
Sono opera di uno stesso mediocre pittore.
Sono raffigurati Santa Lucia, San Rocco, San Michele psicagogo che trafigge il demonio e un’Imago Pietatis.
Interessanti sono la rappresentazione del castello e della chiesa parrocchiale sullo sfondo del dipinto con l’Arcangelo e l’iscrizione alla base che attesta la presenza di una confraternita (HOC OPUS FIERI FECIT SOCIETAS S. ANGELI A.D. 1577 DIE 3 M).
Altre due iscrizioni sono collocate sotto il Cristo e il San Rocco (FE FARE BERARDINO GIOADOMENICO PRO DIVOZIONE A.D. 1577 e FE FARE BATASARRE PRO DIVOZIONE A.D. 1577).
Chiude la parete un dipinto su tela datato 1609 del pittore Pietro Paolo Sensini che rappresenta Sant’Antonino Martire, proveniente dalla cappella privata della famiglia Brizioli in San Bartolomeo.
Sul pilastro destro dell’arco absidale una tela con Mater Dolorosa del XIX secolo.
Sulla parete sinistra sopra un piccolo altarino entro una nicchia è posta una statua della Madonna del Carmelo di recente fattura.
Segue una copia di una tela del Sensini del 1616 Madonna col Bambino in Gloria tra San Paolo e San Pietro e ai piedi San Carlo Borromeo.
A ridosso dell’accesso alla sagrestia un piccolo tabernacolo ligneo per gli oli sacri.
L’apparato decorativo novecentesco (1933 circa) è opera di Benedetto Cascianelli: Vergine in Gloria nella calotta absidale con ai lati le rappresentazioni di Cecanibbi e di Poggio Brico, gli evangelisti Matteo e Giovanni con al centro la colomba dello Spirito Santo sull’arco trionfale mentre sull’arco absidale all’interno di tondi formati da nastri intrecciati scorrono personaggi sacri (dal basso a sinistra Cristo, San Sebastiano, San Bartolomeo, Santa Lucia, San Michele, Santa Celestina, Sant’Antonino?, Sant’Antonio da Padova, Sant’Antonio Abate?).
Nella volta a crociera del presbiterio una volta stellata simula i mosaici ravennati del Mausoleo di Galla Placidia.
Nel 1601 fu unita a Cecanibbi la parrocchia di Poggio Alberico con la chiesa di San Giorgio.
Nel 1703 Domenico Leoni introdusse a Cecanibbi la devozione per Santa Celestina (oggi si festeggia la seconda domenica dopo Pasqua) facendo giungere da Roma il cranio chiuso in un reliquiario di argento sbalzato.
Nelle varie visite pastorali a partire da quella del 1593 si ricordano vari altari: quello maggiore dedicato a Maria e quelli di S. Angelo, di S. Antonio, di S. Giovanni Battista, di S. Carlo Borromeo, della Madonna del Carmelo e delle sante Lucia e Celestina.
Fonti documentative
M. LABATE, I dipinti murali della cappella di Sant’Angelo nel Castello di Cecanibbi di Todi (PG): vicende storico-artistiche e restauro, Tesi di laurea, A.A. 2010-11, Università degli Studi della Tuscia di Viterbo, Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali.
Nota
Il testo e parte della galleria fotografica sono stati realizzati da Marcello Labate.
Nota di ringraziamento
Si ringrazia la Diocesi di Orvieto – Todi per la disponibilità e per aver concesso le autorizzazioni alla pubblicazione.