Chiesa di San Martino – Taizzano di Narni (TR)
Cenni storici
La chiesa è situata in posizione isolata su una collina a sud del centro abitato di Taizzano a poca distanza dell’abbazia di Sant’Angelo in Massa.
Nel suo insieme la struttura può essere datata intorno ai primi decenni del secolo XI in quanto citata in un documento dell’abbazia di Farfa del 1036, e successivamente nel 1116 quando i monaci sabini lamentavano la perdita di alcuni possedimenti tra cui anche S. Martino in Taizzano.
A pochi anni più tardi si può far risalire il nartece anteriore con il bel portale a stipiti polistili e archi concentrici che caratterizza l’edificio.
La vicinanza con il monastero benedettino di San Benedetto fondato nel 996-999 dall’abate Pietro divenuto poi di Sant’Angelo in Massa, possedimento dell’Abbazia di Farfa, ha fatto supporre che San Martino potesse dipendere da questo.
Costruita probabilmente su un preesistente tempio pagano, in origine la chiesa era a sala unica. Riferibili a questa fase sono l’abside e i muri perimetrali.
Aspetto
La chiesa nata con un’unica navata fu divisa in tre navate con due file di tre colonne agli inizi dell’XI secolo in una seconda fase costruttiva .
L’architettura dell’edificio, insieme alle vicine S. Angelo in Massa e S. Pudenziana in Visciano, definisce lo stile cosiddetto protoromanico narnese con archi fortemente ribassati poggianti su colonne dai capitelli ornati da foglie semplici, scolpite, e da volute, elementi che verranno poi diffusamente utilizzati nell’architettura romanica della città di Narni.
Il pronao è costituito da due bellissimi archi concentrici, dei quali, l’esterno, sostenuto da pilastri costruiti con pietre di notevole dimensione, semplice, coronato da una cornice appena accennata, mentre quello interno sostenuto da due agili colonne dai capitelli diversi fra loro.
Il portale ha gli stipiti in pietra, come il resto della costruzione, e, un architrave dalla linea superiore spezzata che al centro forma una cuspide che dà ad esso un carattere di singolarità e non trova riscontro in altre architetture locali o regionali.
L’avancorpo è di pochi decenni successivo e forse è stato aggiunto per dotare la chiesa di una sagrestia o di locali di servizio. La chiesa è priva di presbiterio rialzato e di cripta
Il campanile sorge in corrispondenza della vecchia facciata posto in asse con il portale sopra il nartece.
L’altare centrale di stile longobardo, esempio notevole di scultura carolingia, è stato datato all’VIII secolo e fu ritrovato nella prima metà del secolo (1955) in un pollaio di una vicina casa colonica, fu acquistato nel 1956 dal Comune di Narni insieme alla chiesa ed è ora conservato presso il museo Eroli nella ex chiesa di San Domenico a Narni.
Quella che si vede oggi nella chiesa è la copia dell’originale.
La chiesa è stata di recente restaurata.
Festività
Ogni anno, in occasione della festività di S. Martino (11 novembre), nella domenica più vicina, viene celebrata una messa e vengono messi a disposizione dei presenti dolci tipici del luogo.
Da San Martino è possibile giungere a piedi, in pochi minuti, alla chiesa di S. Pudenziana.
Per visitare la chiesa
Ancora una volta si ringrazia Roberto Nini che oltre ad aver contribuito attivamente al recupero della chiesa ne garantisce anche la fruibilità, infatti la visita è possibile su prenotazione per piccoli gruppi nei fine settimana telefonando a: 339 1041645.
Fonti documentative
http://www.turismonarni.it/
B. Sperandio – Chiese romaniche in Umbria – Quattroemme 2001
Circolo Legambiente di Narni Comune di Narni – Narni Salvalarte, un viaggio alla scoperta dei monumenti – a cura di Gianni di Mattia e Flora Scaia Maggio 97
Da vedere nella zona
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Abbazia di Sant’Angelo in Massa
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