Chiesa di San Martino – Biselli (PG)
Cenni documentativi
La Chiesa di San Martino sorge nelle vicinanze del cimitero di Biselli.
La piccola chiesa è stata costruita nel corso del XIII secolo e compare nell’elenco delle chiese della Diocesi di Spoleto nel XIV secolo ed è citata come “Ecclesia San Martini de Bisello” ed è censita per “libre 14 fiorini 13 denari 4“.
Si presenta in stile romanico, in scaglia rosa e bianca locale ed è stata restaurata nel 1986.
Aspetto
L’impianto architettonico è molto semplice, in facciata un portale ad archi rincassati e lunettato è fiancheggiato da una piccola finestra.
Il campanile a vela a un solo fornice è posto posteriormente, sulla sinistra, in linea con la parete di fondo.
Completa l’esterno una piccola abside semicircolare con una copertura conica di rifacimento.
Interno
L’interno, a navata unica, è decorato da affreschi frammentari del XIV-XV secolo.
Sulla parete sinistra si aprono due monofore, sulla parete destra una finestrella, sotto cui si trova murata un’acquasantiera in pietra.
Sulla parete sinistra è collocata una seri di affreschi, molto danneggiati e mancanti di ampie porzioni, raffiguranti San Matteo, San Leonardo, Regina coeli.
Segue il frammento di una Deposizione; sopra la prima monofora è affrescato San Giorgio a cavallo, anch’esso notevolmente mutilo.
Di seguito, mancante di ampie porzioni, San Martino e il povero.
L’abside era completamente affrescata, si distinguono ora solamente il volto di Vescovo benedicente, probabilmente il santo titolare, e al lato opposto un altro Santo Vescovo con un libro in mano.
Sulla parete sinistra si intravedono tracce di affreschi, l’unica figura riconoscibile è un San Cristoforo, gigantesco come d’uso, di cui rimane parte del volto e il Bambinello issato sulla spalla.
Fonti documentative
AA. VV. – L’Umbria – Manuali per il territorio – La Valnerina, Il Nursino, Il Casciano – Roma, 1977
Luigi Can. Fausti – Le chiese della Diocesi di Spoleto nel XIV secolo secondo un Codice del XVI secolo – 1913
Nota
La galleria fotografica e i testi sono stati prodotti da Silvio Sorcini