Chiesa di San Lorenzo – Terzo la Pieve di Spoleto (PG)


 

Cenni Storici

La cortina muraria esterna in conci in pietra ben connessi sembra far riferimento al primo romanico Spoletino, quindi al XII secolo, ma è evidente che la chiesa nel corso dei secoli ha subito all’interno molte ristrutturazioni.
In questa chiesa era conservato il sarcofago di San Vitale, uno dei pochi martiri documentati dello spoletino, poi rimosso e trasferito alla Cattedrale, ora disperso, tranne pochi frammenti.
 

Aspetto esterno

L’esterno si presenta come una costruzione bipartita, con le due zone simmetriche separate da un possente campanile a vela a doppio fornice.
È ora utilizzata come chiesa unicamente la zona di sinistra, che presenta un semplice portale sormontato da una finestrella a dar luce.
 

Interno

L’interno si presenta aduna sola navata, con copertura a capriata.
L’altare di sinistra è ornato da una tela di modesta fattura raffigurante la Madonna in trono col Bambino tra due santi.
A sinistra dell’altare maggiore vi è un affresco cinquecentesco, di modesta fattura, ma particolarmente importante per una documentazione figurativa delle leggende su alcuni santi locali.
Composto su tre livelli, in alto, avvolta in una nuvola, una Madonna con Bambino, nello sfondo due buoi aggiogati arano un campo, e in primo piano due santi, di cui uno è un vescovo; forse San Felice, martire di Martana e il suo discepolo San Vitale.
Avanti l’affresco è posizionato l’antico battistero in pietra caciolfa.
Dietro l’altare una statua di San Lorenzo con la classica graticola in mano.
A sinistra dell’altare un Martirio di San Sebastiano, di buona fattura, presumibilmente della fine del XV secolo, emerso a seguito degli ultimi lavori di ristrutturazione.
Il Santo è raffigurato nella classica rappresentazione, semi ignudo e trafitto da frecce, gli fanno ala due angeli che escono dalle nuvole.
In basso a sinistra tre personaggi, di cui uno assiso in trono, probabilmente l’Imperatore Diocleziano, un arciere e una terza persona con fluente barba.
A destra tre arcieri.
L’altare di destra è dedicato a Sant’Antonio Abate, ivi raffigurato in un affresco di modesta fattura, circondato da animali, tra cui l’immancabile maialino nero.
Nella sagrestia posta sul retro sono conservati due sarcofaghi rozzi e anepigrafi, risalenti al IV o V secolo.
Nella casa a sinistra è malamente cementato un frammento marmoreo.
 

Fonti documentative

Silvestro Nessi e Sandro Ceccaroni – Da Spoleto a Montefalco – 1978
 

Nota

La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini
 

Mappa

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