Chiesa di San Lorenzo – Montegiove di Montegabbione (TR)
Cenni storici
Le prime notizie riguardanti la Chiesa di San Lorenzo a Montegiove risalgono al 1245.
Gli inventari ottocenteschi riportano la data di consacrazione della chiesa, ad opera di Mons. Giuseppe Marsciano, Vescovo di Orvieto, al 7 giugno 1745.
Dalle risposte ai quesiti formulati dal Vescovo Briganti, in occasione della visita pastorale del 1880, si apprende che la chiesa, a tale data, era dotata di cinque altari, compreso il maggiore.
Un documento di notizie generali, databile intorno al 1910, fornisce una sommaria descrizione sulla chiesa, spiegando che la stessa non aveva “bisogno di ampliamenti né di restauri“, ma che occorreva “cambiare una trave del tetto, perché marcita da un lato“.
La chiesa fu completamente restaurata alla metà del secolo scorso, tra il 1951 ed 1954, per volere del parroco, Don Antonio Barzi, che vi lavorò anche personalmente come decoratore.
Nel restauro si conservò il portale, riaprendo nella facciata una bifora in luogo del rosone di cui non restava nemmeno una pietra, furono ripristinati l’abside e le cappelle di fondo, e furono demoliti i quattro fatiscenti altari laterali.
L’attuale dotazione impiantistica della chiesa è dovuta ad interventi collocabili nell’ultimo decennio del secolo scorso.
Aspetto
È fiancheggiata da una torre campanaria con orologio, che l’Arch. Misciattelli all’inizio del secolo scorso intonò molto bene allo stile primitivo della chiesa.
Il tempio, di impianto medioevale e restaurato più volte, serba le ultime tracce dell’origine nel portale a sesto acuto in alabastrina chiara e pietra scura con un grazioso meandrino a punta di diamante all’imposta dell’arco, sormontato da una bifora ed affiancato da due monofore più moderne, collocato nella facciata in pietra a facciavista, con le ali appena più arretrate del corpo centrale e coronata da una cornice di archetti ogivali.
Nell’ultimo restauro, eseguito nel 1954 è stato tenuto in debito risalto tutto quanto poteva rimanere dell’antica chiesa.
Conservato gelosamente il portale, ripristinata l’abside e le cappelle di fondo, riaperta nella facciata una bifora in luogo dell’occhio di cui non restava nemmeno una pietra, aboliti i quattro ingombranti altari fatiscenti e senza interesse artistico.
Non è stato possibile ritrovare i due archi a sesto acuto che costituivano la struttura dell’abside antica.
Interno
La chiesa è dotata di un impianto ad aula unica, coperta a falde sorrette da capriate lignee, decorate come il pianellato e l’intero perimetro di coronamento, con abside quadrata voltata a botte e affiancata da due nicchie, coperte anch’esse a botte, che ospitano gli altari laterali, in marmo su colonnine tortili come l’originario altare maggiore.
L’interno della navata, intonacata, si presenta caratterizzato dall’elemento decorativo bicromo, con filari isometrici sopra la fascia basamentale rivestita in pietra.
L’abside, parzialmente affrescata, è annunciata da un arco trionfale decorato con motivo a marmorino e sorretto da paraste doriche molto semplificate.
Fonti documentative
http://www.ilcastellodimontegabbione.it/
http://www.chiesacattolica.it/
Nota di ringraziamento
Si ringrazia la Diocesi di Orvieto-Todi per la disponibilità e per aver concesso le autorizzazione alla pubblicazione.
Nota
La galleria fotografica ed il testo sono stati prodotti da Sivio Sorcini
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