Chiesa di San Lorenzo Martire – Sassoferrato (AN)
Cenni Storici
Di origine medievale il castello e il villaggio di Coldellanoce fu anticamente occupato prima dalla famiglia dei Federici (o Federicucci) e poi dai Collenuccio, con donazione da parte di Federico II. All’interno vi sono alcune opere d’arte importanti fra cui il celebre trittico di Matteo da Gualdo (1471), con la figura di San Lorenzo, titolare della chiesa stessa. Sulla parete destra compare un affresco raffigurante la “Madonna del Rosario” datato presumibilmente al 1585, anno di fondazione dell’omonima “Confraternita del Rosario”. La chiesa, già caduta alla fine del ‘600, subì gravi danni con i terremoti del XVIII secolo e per questo dovette subire probabilmente un ampio rimaneggiamento nel corso dell’800, intervento che ne cambiò presumibilmente i connotati. La nuova chiesa fu collaudata nel 1854 e consacrata nel 1867; il campanile invece fu costruito nel 1950. Descrizione La chiesa è ad aula unica con cappella laterali. La struttura muraria portante è in pietra calcarea ad eccezione del campanile che presenta in sommità una muratura in mattoni. La copertura è del tipo tradizionale a capanna sotto la quale si trova una volta a botte. La zona absidale, rialzata da un gradino, presenta un’altezza diversa rispetto all’aula ed è preceduta dall’arco trionfale a sesto ribassato. La pavimentazione è in lastre di marmo. Nell’abside, alle spalle dell’altare (in marmo, come altri presenti nelle cappelle laterali) è presente un coro ligneo. Dell’antica chiesa poche sono le notizie conservate. Da documenti conservati nell’archivio parrocchiale è noto che avesse tre altari, tre tombe, un battistero ed un campanile a vela con due campane. Alla fine del ‘600 e poi ancora nel ‘700 subì gravi danni a causa di ripetuti terremoti tra cui quello che nel 1741 demolì diversi edifici nella zona. Visibili solo rare vestigie della chiesa primitiva. La chiesa subì una prima trasformazione nel 1691, quindi fu ancora restaurata nel 1753 da don Flavio Parigini (a Coldellanoce si ebbero due parroci della famiglia Parigini), ma gravemente danneggiata dal terremoto del 1781. Si dovrà attendere fino al 1854, con Don Giuseppe Bartoletti, per la radicale ricostruzione della chiesa nel suo aspetto attuale (tranne il campanile, a vela, che era situato sul lato della casa parrocchiale). Nella Chiesa si possono ammirare un Trittico di Matteo da Gualdo (ca. 1435 – 1507), datato 1471 (Madonna col Bambino in trono, con i SS. Lorenzo e Sebastiano) e un affresco della Madonna del Rosario del XVI sec, attribuito allo stesso Ramazzani di Arcevia. Tale affresco rimase celato per quasi tre secoli all’interno di una parete della vecchia chiesa e fu rinvenuto durante i restauri del 1854, come documenta la lapide posta a fianco dell’altare laterale. Gli ultimi restauri della chiesa e della casa parrocchiale effettuati da don Filippo Menghini riguardano soprattutto il nuovo campanile, il portale, l’altare maggiore, il seminterrato, dove è stata ricavata la suggestiva Cripta del Volto Santo, nonché il fabbricato rurale, attrezzato ad ostello.La Chiesa e la casa parrocchiale hanno subito gravi danni nel terremoto del 26 settembre 1997.
Utilizzato come Ostello per gruppi di scout ed anche per famiglie, per la modalità di l’utilizzo, contattare:
Parrocchia di coldellanoce 0732959828
Economo Gentilini Ugo 3337680528
Parroco 3498446112