Chiesa di San Lorenzo – Maiano di Spoleto (PG)


 

Cenni storici

L’esistenza della chiesa è documentata fin dal 1171.
La lapide posta sopra al portale della chiesa così recita: “Anno del Signore 1683. L’abbatessa Maria Teresa Bonavisa ed anche le sue consorelle del monastero di S. Agata, memori di sì grande diritto e di sì grande munificenza, posero la testimonianza di un modesto segno marmoreo di questo tempio dedicato al beato martire Lorenzo fin dall’anno 1190 dell’era cristiana, sotto il regno di Federico Barbarossa, mentre sotto lo stesso rinasceva la città di Spoleto e con la generosità dell’allora vescovo Matteo, (tempio) affidato alle monache, in precedenza di San Paolo, ora di Sant’Agata, con diritto di patronato e arricchito ora di nuovi proventi”.
Dalla stessa si deduce che il tempio dipendeva dalle monache benedettine di San Paolo di Spoleto, poi di S. Agata che vi esercitavano il diritto di patronato, notizie confermate nell’inventario del Pelosius del 1393 che cita, nella carta n°39, la chiesa di San Lorenzo in Maiano ad electione di San Paolo.
Nel resoconto della visita pastorale del vescovo Eroli (1465), foglio 108, relativo all’inventario stilato dal rettore della chiesa, si parla dello ius patronato delle suore.
In occasione della visita pastorale effettuata dal vescovo Carlo Giacinto Lascaris il 9 settembre del 1713, nell’inventario si descrive l’altare maggiore dedicato a San Lorenzo Martire arcidiacono, con la sua pittura in mezzo, con San Biagio vescovo e martire, Santa Chiara d’Assisi e i S.S. Cosimo e Damiano.
L’altare aveva un baldacchino.
Nel 1728 il rettore Domenico Leonangeli, per la visita pastorale del vescovo Pietro-Carlo de Benedictis, fornisce informazioni utili su due altari posizionati a destra e a sinistra della chiesa.
A destra si trovava l’altare della Madonna del Carmine con il dipinto in tela con le effigi di Santa Teresa e Santa Caterina da Siena.
A sinistra vi era l’altare di Sant’Anna con il dipinto in tela.
 

Aspetto

L’aspetto attuale è cinquecentesco e nulla sembra essere rimasto dell’originale costruzione romanica
 

Nota

La galleria fotografica è stat prodotta da Silvio Sorcini, il testo con la collaborazione di Paola Cimarelli.
 

Mappa

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