Chiesa di San Lorenzo – Lenano di Campello sul Clitunno (PG)

Lenano è un piccolo paese diviso in due dalla strada che dalla valle sale a Campello Alto

 

Cenni Storici

La chiesa è una cappella rurale, di stile romanico, posta lungo il percorso che va da Spoleto al castello di Campello Alto, una delle tante disseminate nel territorio dell’antica diocesi spoletina.
Di origini molto antiche, già esistente nel Trecento, subì nel corso dei secoli devastazioni e distruzioni.
Nel 1713 il vescovo Lascaris la trovò praticamente distrutta, pochi anni dopo le fu affiancata una nuova chiesa di proporzioni simili, detta di San Lorenzo Nuovo, e innalzata un’unica facciata.
La chiesa più recente, una volta divenuta di proprietà privata, fu anche chiamata Oratorio di S. Giuseppe ora sconsacrata e ridotta a magazzino e priva di elementi di interesse.
 

Interno

L’interno è ad unica navata con copertura a botte e contiene interessanti affreschi, riferibili alla scuola Spoletina del XV secolo.
Entrando, a sinistra della porta, sulla controfacciata, in basso Madonna col Bambino tra due santi, in alto Madonna col Bambino.
Lungo la parete sinistra, al registro inferiore: San Leonardo; Madonna della Misericordia; San Paolo, San Pietro, Madonna col Bambino; Ritratto di Santa e Santa Maria Maddalena; San Giuliano l’Ospitaliere con una spada in mano.
Al registro superiore: Madonna del Latte in Trono; Madonna in Trono col Bambino tra due Santi Vescovi; Madonna della Misericordia, attribuibile al Maestro di Eggi; San Michele arcangelo tenente con la mano sinistra la bilancia e con la destra una lancia puntata su due peccatori alla sinistra dei quali, sotto la bilancia, sono altri tre peccatori completamente nudi che attendono con le mani giunte il giudizio; Madonna in Trono col Bambino; Annunciazione, attribuibile al Maestro di Eggi; Madonna del Latte in Trono tra San Lorenzo e altro Santo.
Nella parete di fondo, sopra l’altare, sono stati di recente rinvenuti altri interessanti affreschi; si tratta di un palinsesto del quale lo strato più tardo e oggi più conservato risale al XIV secolo, mentre la decorazione precedente, visibile solo attraverso le perdite dell’intonaco trecentesco, può essere datata alla seconda metà del XII secolo.
Entrambi i cicli, anche se diversamente distribuiti, hanno come soggetto principale le Storie di San Lorenzo e la Crocifissione di Cristo.
Della decorazione più antica, in particolare, verso il centro della parete di fondo, sopra una monofora, sono ancora riconoscibili gli episodi relativi a parte di un Martirio di san Lorenzo sulla graticola con le figure dei carnefici e di un angelo che reca la palma, subito a destra un San Paolo e una Pia donna a figura intera, probabili astanti di una Crocifissione andata dispersa; infine nella parete destra, ad angolo con il muro di fondo, l’Elemosina di san Lorenzo.
Una Crocifissione meglio conservata, circondata dalle figure di Maria Maddalena, della Vergine e dei santi Lorenzo, Giovanni, Francesco e Nicola da Tolentino, è raffigurata dall’anonimo artista trecentesco nella lunetta sovrastante la parete.
Nella parte inferiore l’insieme degli affreschi raffigura gli episodi più salienti della vita del martire.
Secondo la tradizione agiografica, già divulgata nel IV secolo, Lorenzo abbandonò la Spagna, sua terra natale, per recarsi a Roma e qui essere ordinato diacono sotto il pontificato di Sisto II, suo maestro di teologia a Saragozza.
Quando papa Sisto venne arrestato, ordinò a Lorenzo di distribuire beni ai poveri della Chiesa di cui lui, in quanto diacono, era responsabile (Elemosina ai poveri).
Al prefetto romano, cui quei beni erano destinati, Lorenzo rispose che ciò era invece dei poveri e dei malati (Lorenzo davanti all’imperatore), meritando per questo la condanna al martirio (Morte del santo sulla graticola).
Se l’interesse della più antica versione del Martirio di san Lorenzo è accresciuto dalla rarità degli esempi superstiti in epoca così antica (si veda, ad esempio, il ciclo della romana basilica al Verano), il pregio dell’affresco trecentesco è soprattutto stilistico, documentando una notevole quanto ancora sconosciuta personalità della pittura umbra che si caratterizza soprattutto per nervose ed eleganti inflessioni gotiche.
Alla parete di sinistra sono appoggiate due tele, la prima mostra la Madonna della Misericordia, l’altra, già posta sopra l’altare e ornata da una bella cornice intagliata, raffigurante una Madonna col Bambino tra Angeli, con sotto, ai lati, San Lorenzo e San Francesco.
La tela era sorretta da due mensole in legno ove erano le scritte dipinte in quella di sinistra IA.Nus/oLus/ICTOR ed in quella di destra M. D. C. L.
Anche la parete di destra era completamente affrescata, ne restano pochi frammenti, in prossimità della parete di fondo una Madonna in trono col Bambino, molto danneggiata, così come l’altra Madonna col Bambino posta in alto al termine della parete; a destra della porta, in controfacciata, si ammira una Madonna col Bambino di buona fattura e ben conservata.
Tutto l’insieme merita un migliore restauro e una maggiore valorizzazione.
 

Informazione per i visitatori

La chiesa è visitabile chiedendo la chiave presso la casa a destra dell’edificio, sono dei signori gentilissimi.
 

Fonti documentative

CECCARONI S. NESSI. S. – Da Spoleto a Trevi lungo la Flaminia
Informazioni tratte dal sito web http://www.itinerari.regioneumbria.eu/default.aspx?IDCont=201444

http://www.comune.campello.pg.it/Mediacenter/FE/media/lenano.html

 

Nota

La galleria fotografica e i testi sono stati elaborati da Silvio Sorcini
 

Da vedere nella zona

Castello di Campello
Convento dei Santi Giovanni e Pietro – Campello Alto
Chiesa di San Pancrazio – Casaline
 

Mappa

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