Chiesa di San Lorenzo e Caterina – Azzano di Spoleto (PG)


 

Cenni Storici

La chiesa dei Santi Lorenzo e Caterina, inizialmente dedicata alla sola santa, ubicata nella frazione di Azzano, è di antiche origini, esisteva già nel XIV secolo, citata dal trecentesco Codice Pelosius come “cap. S. Catherine de Azzano, sine cura” ma l’edificio fu poi più volte rimaneggiato e restaurato nel corso dei secoli, anche a seguito dei tanti terremoti che hanno colpito la zona; alcuni interventi furono piuttosto radicali.
La chiesa antica era inglobata all’interno delle mura del castello di Azzano.
Probabilmente essa si affacciava sulla piazzetta centrale, mentre ora la sua facciata è all’esterno delle mura, proprio accanto alla torre d’ingresso, che funge altresì da campanile.
È stata completamente rimodernata nel XIX secolo ad opera dell’architetto Luigi Landini di Cingoli.
Al fine di poter realizzare il progetto si dovette precedere ad allungare la navata oltre le mura di Azzano, prosciugando e riempiendo il fossato circostante.
Nel 2010 nel corso dei lavori di restauro all’interno della chiesa, sono state riportate alla luce le fondazioni delle mura dell’edificio originario, con un lacerto di affresco tre-quattrocentesco e altri brandelli di riutilizzo di successive decorazioni seicentesche.
Inoltre, murata e coperta successivamente da un mobile, è tornata alla luce una piccola Pietà del tipo vesperbild.
La chiesa era sede delle compagnie del Santissimo Sacramento e del Rosario, poi unite tra di loro. Possedevano casali, bestiame e oliveti in quel di Campello e Bovara.
 

Aspetto esterno

L’architetto Landini ha realizzato una navata a croce latina: essa è proporzionatamente più lunga del transetto, che la interseca, conferendo così alla struttura la forma di una croce latina.
La torre campanaria è stata ricavata nella torre di accesso del castello.
La facciata si articola in due ordini sovrastati da un timpano, l’ordine inferiore è partito da quattro paraste con al centro un portale lineare, il superiore da due con al centro un finestrone semicircolare.
 

Interno

L’interno è a navata unica, a sinistra è posta la lapide commemorativa di don Giuseppe Scaringi, parroco di Azzano per quasi quarant’anni e promotore del restauro della chiesa; si trova poi un bel fonte battesimale, datato 1639.
Nell’altare del transetto sinistro si ammira una tela raffigurante la Madonna Assunta tra santi, opera, come le altre contenute all’interno della chiesa, del pittore spoletino Giovanni Catena.
Dal transetto sinistro si accede alla seicentesca cappella di Santa Caterina, ricavata demolendo parzialmente l’antica mura di cinta.
Vi si trova un bell’altare seicentesco con una tela datata 1687 e firmata da Gian Domenico Mattei, raffigura l’Incoronazione della Madonna tra uno stuolo di angeli e sotto San Sebastiano e Santa Caterina d’Alessandria.
Ai lati due statue lignee, forse Santa Maria Maddalena e Santa Filomena.
A sinistra dell’area presbiteriale si trova una sagrestia, che è quel che rimane dell’antica chiesa primitiva, tagliata dalla costruzione della nuova chiesa, vi è stata recentemente scoperta una piccola Pietà del tipo vesperbild, scultura devozionale di stile trecentesco.
Sull’altare maggiore è posta una tela raffigurante la Madonna Assunta tra Santi.
Nel panorama di fondo è raffigurato il castello di Azzano.
Sopra la tela quattro angeli sorreggono gli strumenti del martirio dei santi titolari, la graticola di San Lorenzo e la ruota di Santa Caterina d’Alessandria.
Per la base dell’altare è stato riutilizzato il vecchio pulpito.
A destra dell’area presbiteriale si trova un’altra sagrestia, già cappella di San Marco, vi si conserva una malconcia tela raffigurante la Madonna in trono col Bambino coronata da angeli, in basso Sant’Antonio Abate, San Lorenzo e altro Santo non identificato.
Nel corso dei lavori di ristrutturazione è stato rinvenuto dietro un armadio un affresco raffigurante un prelato gesuita di cui si ignora l’identità.
A destra dell’ingresso si ammira una bella acquasantiera e, in una cappellina, la Madonna del Soccorso, proveniente dalla vicina chiesa con lo stesso nome.
In controfacciata si trovano una cantoria e un organo.
 

Nota di ringraziamento

Si ringraziano l’amico Renato Sebastiani Ferri e la gentilissima signora Tomassina.
Si ringrazia l’amico Giulio Cesare De Santis per le informazioni e la documentazione fornite.
 

Fonti documentative

ANGELINI ROTA G. – Guida di Spoleto e del suo territorio, A.G. Panetto e Petrelli, 1929
FAUSTI L.- Le Chiese della Diocesi di Spoleto nel XIV secolo secondo un codice del XVI secolo, Archivio per la storia ecclesiastica dell’Umbria, Foligno, 1913
NESSI-CECCARONI, Da Spoleto a Trevi lungo la Flaminia, Itinerari Spoletini 5, Spoleto, 1979
Libri contabili delle compagnie del Santissimo Sacramento e del Rosario
 

Nota

La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini.
 

Da vedere nella zona

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Castello di Beroide – Beroide di Spoleto
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Camposalese
 

Mappa

Link coordinate: 42.819994 12.744923

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