Chiesa di San Leonardo – Biselli (PG)

La chiesa sorge nel paese abbandonato di Biselli con uno scorcio unico sulla gola sottostante.

 

Cenni Storici

La Chiesa di San Leonardo si trova all’esterno delle vecchie mura castellane di Biselli, su un tratto di queste poggia il campaniletto.
 

Aspetto esterno

All’esterno presenta un semplice prospetto allungato, il portale, del secolo XVI, è sormontato da Croce e ai suoi lati si aprono due piccole due finestre.
 

Interno

L’interno è a aula unica, di pianta quadrata, con un pavimento a “schiazze” rosate e pilastri dei primi decenni del ‘500 addossati ai muri perimetrali, decorati, insieme alle volte, nel 1933.
La decorazione parietale è quasi tutta cinquecentesca, in gran parte opera degli Sparapane, in particolare di Francesco.
Sulla parete a sinistra dell’ingresso, al registro superiore è affrescata una Madonna di Loreto, al registro inferiore San Claudio, poi, nella nicchia, Sant’Antonio abate, una figura illeggibile al centro e Santa Lucia, tutti in pessime condizioni.
Segue sulla stessa parete la raffigurazione di un santo, estremamente deteriorata e di difficile individuazione, forse un altro San Claudio.
Di fianco una lapide del 1913 ricorda Don Bartolomeo Semproni, qui parroco per ventotto anni.
Nella nicchia successiva si trovano altri affreschi in pessimo stato, nel tamburo la Madonna in trono col Bambino tra i Santi Sebastiano e Rocco, sulla calotta v’era probabilmente raffigurato Dio Padre, opera degli Sparapane; di fianco è affrescata una Madonna in trono col Bambino di ingenua fattura.
Sul pilastro della parete di fronte all’ingresso è effigiato San Giacomo Maggiore, di seguito un Sant’Amico, protettore dei boscaioli è riconoscibile per la caratteristica scure; in basso si nota il piccolo committente inginocchiato, nella scritta se ne legge il nome, GIACOMO DI SANTO, e la data 1543.
Si trova poi una grande nicchia non affrescata sopra la quale è la figura di un Santo francescano con in mano una croce.
Dopo la nicchia una figura non riconoscibile, quindi sul pilastro successivo un’altra Madonna di Loreto, poi replicata nella campata successiva sia nella nicchia, sia, in dimensioni maggiori, a destra, in ambedue i casi è fiancheggiata da due santi non riconoscibili.
Di seguito, sul pilastro, altri affreschi non leggibili.
A sinistra dell’altare maggiore si apre una porticina in pietra che introduce a una piccola sagrestia. Il grande altare in stucco a colonne tortili, cornici e nicchia vuota appare già barocco.
Sul pilastro a destra della parete d’altare è affrescata un’immagine ormai persa, sull’altra faccia ancora un Sant’Amico.
Sulla campata successiva vi sono affreschi quasi interamente perduti, sotto al primo, privo della parte superiore si legge in basso la scritta ANTONIO, in fondo ad un altro si legge la scritta SANTA MARIA DI LORETO.
In controfacciata, sul pilastro a destra dell’entrata è affrescata ancora una Madonna di Loreto, sopra la porta un Santo francescano, poi una Madonna in trono col Bambino tra angeli musicanti, probabile opera di Francesco Sparapane, danneggiata dall’apertura di una finestra.
Segue un Santo Francescano, San Benedetto in trono, a fianco del quale si nota la piccola figura del committente, poi un altro Santo Francescano.
 

Fonti documentative

Toscano B., Giacchè L., Ragni B., (1977) – L’Umbria. Manuali per il territorio. La Valnerina. Il Nursino. Il Casciano – Roma, Edindustria
 

Nota

href=”http://www.italiainfoto.com/gallery/g604-alberi-monumentali-d-27italia.html” rel=”noopener” target=”_blank”>Silvio Sorcini.
 

Mappa

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