Chiesa di San Giuseppe – Gagliole (MC)
Cenni Storici
Entrando nell’antico castello di Gagliole subito a destra, addossata alla parete interna delle mura di cinta, come dimostra la grande pietra (cm. 50×50) forata per il lancio di pietre sugli assalitori ben visibile all’esterno, è la piccola chiesa, od oratorio, di S. Giuseppe.
Da quanto è dato sapere e ricavare dalla sua attuale struttura la facciata almeno non va considerata anteriore al secolo XVI.
Notizie in merito ad un oratorio preesistente non ve ne sono.
La fronte dunque è a muro misto, già intonacato, scandita da quattro lesene di mattoni inopportunamente verniciati di rosso e terminanti in alto in un timpano a forte aggetto pure in mattoni.
Al centro dell’architrave della porta d’ingresso, come chiave del medesimo, due pietre di chiaro travertino portano scolpite la tiara pontificia sopra le chiavi incrociate di S. Pietro e più sotto le lettere A. S. S. B. L. che dichiarano il sacro luogo dipendenza della Basilica Lateranense e quindi di giurisdizione pontificia.
L’interno è costituito da un primo vano a pianta quadrata, due grandi acquasantiere scavate a conchiglia fissate al muro: sulla parete di fondo è dipinta in affresco la Natività attribuita ad Andrea De Magistris e datata 1530.
Le figure dei ss. Sebastiano e Rocco che fiancheggiano l’affresco ci sembrano piuttosto opera di anonimo del sec. XVII. Molto probabilmente il titolo della chiesa è riferito al “capofamiglia“, S. Giuseppe, raffigurato nell’affresco.
A destra si apre la cappella del SS. Crocifisso, che, qui trasportato, come vedremo, alla fine del ‘700, finì per detronizzare in certo modo il più antico titolare.
L’oratorio in origine non dovette esser più grande, pensiamo quindi che con l’acquisizione del Crocifisso si ritenne opportuno ampliare la recettività dell’ambiente ricavando a sinistra, comunicante attraverso un arco, un altro vano a pianta irregolare, quasi trapezoidale, come una prolunga della navatella originaria con i banchi per i fedeli.
Fonte documentativa
Mazzalupi-Rocchetti, “Gagliole. frammenti di storia”. Mierma. Camerino 1993.