Chiesa di San Giuseppe – Costano di Bastia Umbra (PG)
Cenni Storici
La Chiesa parrocchiale di Costano sorge nella piazza principale del paese; a pochi metri dall’antico castello.
Qui anticamente era un vecchio oratorio sorto quasi sicuramente attorno ad una edicola molto antica, oggi inglobata nella chiesa.
Nel 1680 il Vescovo di Assisi, Ludovico Giustiniani, trasferisce la sede della parrocchia di Costano, dalla campagna a sud di Bettona, al sito ove sorge l’attuale Chiesa parrocchiale.
Il complesso, di antiche origini, si è sviluppato nel corso dei secoli con successivi ampliamenti attorno all’originario piccolo edificio preesistente, presumibilmente intorno al XVI secolo.
I lavori si protrassero a lungo e completata la chiesa, essa fu dedicata alla Madonna delle Grazie.
Nel 1794 fu ulteriormente ampliata e portata alle attuali dimensioni e fu dedicata a San Giuseppe, che da allora è il Patrono di Costano.
Alla metà del XX secolo, durante lavori di ristrutturazione, fu rimossa la tela del primo altare di destra e si scoprì un antico affresco del 1400 raffigurante la Madonna col Bambino tra angeli, di squisita fattura, probabilmente l’immagine che ornava l’edicola originaria.
Il dipinto fu strappato e poi collocato all’ingresso della vicina chiesetta del Santissimo Crocifisso.
Aspetto esterno
Oggi la chiesa presenta un corpo principale di forma rettangolare, che ospita l’aula liturgica, la sacrestia ed un vano al disopra della sacrestia stessa; a questo corpo se ne collega un altro, sempre di forma rettangolare, in cui si trovano due locali adibiti a sacrestia e magazzini.
Le strutture portanti verticali sono principalmente in muratura di pietra, ad eccezione della parte posteriore della sacrestia che presenta setti portanti in mattoni; l’aula liturgica presenta una copertura realizzata con volte a botte intervallate da archi; al disopra delle volte si trova un solaio con travetti in calcestruzzo ed interposti tavelloni; struttura analoga si ritrova anche per la copertura della sacrestia.
La semplice facciata a capanna è ornata da un portale in cotto, la soprastante statua arcaicizzante della Madonna col Bambino e il finestrone solo aggiunte derivanti dai restauri del XX secolo.
Il Campanile è a vela a doppio fornice, disposto in posizione arretrata, in asse con la parete destra.
Interno
L’interno della Chiesa, ad una sola navata,è riccamente decorato, secondo il particolare gusto dell’epoca ed ornato con stucchi, è caratterizzato dall’altare maggiore e dai quattro altari laterali.
A sinistra dell’ingresso, in una teca, è conservata una statua lignea di San Giuseppe col Bambino.
Nel primo altare di sinistra la tela del tardo seicento raffigura il Crocifisso, con il piccolo martire romano San Quirico e San Francesco d’Assisi ai piedi della croce.
Nel secondo altare di sinistra la tela raffigura la Madonna coronata da angeli, ai piedi Santa Caterina da Siena e San Domenico di Guzman, il fondatore dei Domenicani.
In basso è raffigurato l’antico castello di Costano con il ponte levatoio.
L’opera, di autore ignoto porta la data 1647.
Chiude la parete sinistra una tela raffigurante la Madonna di Loreto, opera recente dell’artista Bruno Ottaviani da Foligno, in arte Villarello con la casa trasportata dagli angeli e sotto una raffigurazione di Costano.
Secondo la tradizione popolare la casa nel suo viaggio verso Loreto è transitata proprio sopra il castello di Costano.
La pala dell’altare maggiore, del secolo XVII, di autore ignoto, raffigura la Sacra Famiglia con i santi Rufino, Antonio di Padova e Vincenzo Ferreri.
Il tabernacolo dorato è una opera finissima di squisita fattura del 1700 proveniente da una bottega artigianale locale.
I medaglioni al di sopra dei portali, a lato dell’altare maggiore, ambedue settecenteschi e di autore ignoto, raffigurano i santi martiri Lucia di Siracusa e Biagio vescovo.
A destra dell’altare maggiore è posto un organo costruito nel 1984, ad unico corpo sonoro contenuto in cassa lignea indipendente, collocato a pianterreno.
Sopra una tela raffigurante San Rufino, opera della metà del XVII secolo, attribuibile al pittore locale Girolamo Martelli, datata 1653, sullo sfondo è il castello di Costano e una scena del lavoro dei campi.
Sul secondo altare di destra è allocata la statua assisa di un Santo Vescovo benedicente, che la tradizione popolare attribuisce a Sant’Antonio abate, si tratta in realtà di San Rufino, primo vescovo della città di Assisi: inviso ai dominatori romani per la sua opera di evangelizzazione, proprio qui a Costano fu annegato nel Chiascio, legandogli al collo una macina in pietra.
Le sue spoglie furono conservate e venerate in questo luogo per molti secoli, fin quando furono traslate nella città di Assisi.
Nel primo altare di destra è una tela della Madonna del Carmine che consegna lo scapolare a San Simone Stock, ne è autore Pietro Angeloni, pittore romano (1786).
A seguire, in una teca, è racchiusa una moderna statua della Madonna.
Fonti documentative
http://www.chieseitaliane.chiesacattolica.it/chieseitaliane/AccessoEsterno.do?mode=guest&type=auto&code=23628
http://www.sagradellaporchettadicostano.it/i-monumenti/
Nota
La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini.