Chiesa di San Giovanni dell’acqua – Foligno (PG)

La chiesa è in uso alla Comunità Ortodossa Romena d’Italia.

 

Cenni Storici

Da una nota del 1591 effettuata dal vescovo Marcantonio Bizzoni San Giovanni dell’Acqua era una delle nove parrocchie urbane della città insieme a San Feliciano, San Salvatore, San Giacomo, Santa Maria Maddalena, Santa Margherita, San Francesco, San Nicolò, Santa Maria Infraportas.
La Parrocchia di San Giovanni dell’acqua, al momento della sua soppressione, nel 1987, è stata inglobata nel territorio della Parrocchia di San Feliciano di Foligno.
La chiesa venne costruita nella seconda metà del XIV secolo (1379), e secondo Ludovico Jacobilli fu chiamata in questo modo per la vicinanza al fiume Topino.
Era originariamente a due navate, una delle quali è stata radicalmente trasformata nel secolo XVIII (1776) nell’attuale chiesetta, mentre la navata di sinistra è stata adibita a sacrestia conservando la primitiva struttura gotica con parte degli affreschi sulle pareti e nelle vele delle crociere.
San Giovanni dell’Acqua fu parrocchiale il cui rettore godeva del titolo di priore, tra i priori succedutisi nel tempo, va ricordato il canonico don Alessandro Paglia, fondatore dell’Istituto San Carlo odierno teatro omonimo.
Gli ultimi interventi effettuati successivamente agli eventi sismici del 1997 hanno interessato la chiesa in maniera diffusa, anche dal punto di vista del ripristino e consolidamento strutturale quali il rifacimento della copertura.
Attualmente, la chiesa appartiene alla parrocchia di San Feliciano, e il 22 settembre 2017, il parroco don Giuseppe Bertini ha concesso al vescovo romeno Siluan l’uso dell’edificio di culto per la parrocchia ortodossa romena di Foligno, membro della diocesi romena d’Italia, alla cerimonia era presente all’atto, il vescovo di Foligno Gualtiero Sigismondi.
Poco oltre la chiesa di San Giovanni, a destra del ponte su cui passa la strada, si può vedere le vestigia del mulino cosiddetto di Sotto, un altro dei mulini un tempo di proprietà comunale.
 

Aspetto esterno

Vestigia dell’originaria forma si hanno nella facciata, con il bel portale gotico, e nel muro perimetrale destro.
Al di sopra della copertura della chiesa si eleva un campanile a vela a due falde.
All’esterno, sulla parete che volge sulla caratteristica via delle Ceneri, un’edicola con affresco del XV secolo raffigurante una Crocifissione, il cui recente restauro ha fatto seguito ad altro eseguito da Ugo Scaramucci nel 1928.
Se ne può ammirare un’altra, del principio del XVI secolo, nella piazzetta Cenere retrostante alla chiesa: il fastigio gotico che ne caratterizza la struttura la rende unica nel suo genere.
Apprezzabile anche l’immagine della Vergine col Bambino (sec. XVIII), che si può osservare nella via delle Conce, a destra, dipinta sulla facciata di un’antica residenza dei Fani (n.13), poi Beddini, quindi Pisello, annessa alla omonima conceria.
Potrebbe essere opera di Giandomenico Mattei, che in una delle case vicine ha trascorso (1701) l’ultimo anno di vita.
La facciata presenta due grossi finestroni ad arco che garantiscono l’illuminazione interna.
Il portale molto raffinato nella sua decorazione presenta tre rincassi di cui quello centrale è costituito da una colonnina attorcigliata. I Capitelli sono decorati con foglie di acanto e facce scolpite e sopra una cornice dentellata.
 

Interno

La struttura della chiesa è in pietra locale e i pavimenti sono in cotto.
La copertura è realizzata con volte a crociera e struttura in legno e pianellato con manto di copertura in coppi.
All’interno era conservato un San Giovanni evangelista, opera (1884) di Carlo Botti, sull’altare maggiore, alcune tele settecentesche di autore ignoto ed una statua lignea di Sant’Apollonia attribuita (Faloci Pulignani, 1926) ad Antonio Calcioni ora esposta in Vescovado, tutto il resto è stato rimosso per adeguare gli ambienti alla nuova liturgia ortodossa e trasportato per la conservazione nei magazzini della Diocesi.
Nella ex navata di sinistra, attualmente adibita a sacrestia, ha conservato l’originaria struttura gotica e la maggior parte degli affreschi sulle pareti e sulle vele delle due crociere datati tra il XIV e il XV secolo che però sono stati completamente coperti per il differente uso che viene fatto dei locali.
 

Fonti documentative

Fabio Bettoni Bruno Marinelli – Foligno itinerari dentro e fuori le mura – 2001

http://www.umbriaccessibile.com/citta-umbre/foligno/chiesa-di-san-giovanni-dellacqua/

http://www.chieseitaliane.chiesacattolica.it/chieseitaliane/schedaca.jsp?sercd=44711

http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=51359

 

Mappa

Link coordinate: 42.956757 12.699785

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>