Chiesa di San Giovanni del Pantano – Perugia (PG)
Cenni Storici
Come si intuisce dal nome, quest’insediamento sorse nel XIII secolo su di un’area paludosa.
Già nei secoli XI e XII era chiamato Pantanum. Il nome si deve alla presenza di un pantano carsico, che fu prosciugato mediante un canale, dal quale si origina il fiume Caina.
L’intera area, del diametro di 400 metri, era alimentata da sorgenti subalvee, delle quali rimane ancora la maggiore, situata a Nord-Ovest.
Durante l’inverno diveniva palude a causa della scarsa permeabilità carsica.
Ancora oggi il bacino appare ben disegnato e attorno ad esso sono sorte diverse abitazioni.
La chiesa parrocchiale, dedicata a San Giovanni Battista, è anch’essa del XIII secolo e fin dalla metà del XIV secolo si trova nominata come membro dell’abbazia di Monte Corona.
Nel 1500 formò il suo catasto.
La Chiesa, posta leggermente più in alto di qualche metro, rispetto al piano coltivato, si presenta oggi all’interno in veste settecentesca.
La costruzione ha subito nel tempo svariati interventi architettonici di ampliamento e di sopralevazione, la tradizione ricorda che fu tale don Luigi Ciucci (1700) a sopraelevare e a configurare l’aspetto strutturale attuale.
Sul lato sinistro della chiesa ci sono ambienti, ora adibiti a cantina, coperti con travature di legno e strutture murarie con sicurezza databili ad epoca medioevale, fatti con pietre squadrate di ottima fattura disposte a filari orizzontali.
Nella parte absidale esterna in basso lungo la trama medioevale è riscontrabile una delle due fine-strelle ora tamponate, conformate a feritoia.
Aspetto esterno
La facciata, in pietra mista locale, si presenta oggi, con un portale moderno inquadrato da una semplice cornice in travertino e sopra di esso due finestre moderne a tutto sesto bordate anch’esse di travertino.
Sopra l’ingresso è stato collocato un tettuccio sostenuto da travatura lignea di recente realizzazione.
Sulla facciata sono ben visibili due segni inclinati, che costituivano le due falde del precedente tetto e quindi la sagoma della piccola chiesa primitiva.
Sulla sinistra del corpo della chiesa, si individua nell’aggregato addossato, la presenza di una torre forse anteriore alla chiesa stessa e che può aver costituito inizialmente torre campanaria, come spesso avviene.
E’ presente una cornice in cotto modanata che sulla destra del lato su strada prosegue in orizzontale. Con il suo orientamento ha condizionato lo sviluppo direzionale dei successivi volumi abitativi, posti in senso avvolgente. Le finestre in alto della torre, hanno i parapetti in cotto modanato, intervento attribuibile al XVIII secolo. In essi si sono insediati alcuni nuclei familiari.
Il lato destro è invece completamente libero. Il massiccio campanile svetta in alto con soluzioni tipiche del XVIII secolo
Ai piedi del campanile in facciata spicca una porticina architravata che risulta essere la parte più antica della chiesa.
Interno
Internamente è costituita da un’unica navata rettangolare con abside allungata e due cappelle laterali ricavate dallo sfondamento del muro medioevale.
La copertura è a volta a botte ribassata che diviene una crociera all’intersezione con le cappelline.
La chiesa presenta un’ anomalia riscontrabile solo dopo attenta misurazione: le pareti laterali della chiesa sono convergenti verso l’abside presentando una differenza di cm. 20.
La Chiesa, sopra la zona absidale, presenta affreschi realizzati nel 1948 dal pittore futurista perugino Gerardo Dottori.
Nella parte centrale compare l’agnello sul monte, dal quale discendono sette fiumi, che rappresentano i sette Sacramenti.
A destra e a sinistra in variopinte vesti sono rappresentati due angeli in adorazione.
Interessanti i paesaggi che compaiono nello sfondo delle figure, tipici dell’aero-pittura, movimento a cui il Dottori era appartenuto. Anche gli spazi tra le scompartiture architettoniche sono state realizzate dal Dottori, che ha profuso in cinque fasce diverse una miriade di stelle.
Pure la decorazione dei sottarchi della volta, è opera sua.
Dietro all’altare maggiore è collocata una pala rappresentante Gesù Crocifisso tra la Madonna e S. Giovanni Battista.
Sulla parete retrostante la facciata è appesa una tela con l’immagine della Madonna del Rosario tra S. Domenico e S. Caterina da Siena, attribuito all’Appiani.
Ai lati dell’aula sono presenti due altari minori sui quali troneggiano statue di santi.
Fonti documentative
E. Polla – S. Giovanni del Pantano e il suo intorno – 1997
http://itinerari2013.comune.perugia.it/
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