Chiesa di San Giovanni Battista – Trecine di Passignano sul Trasimeno (PG)

Al di là della facciata perfettamente conservata, l’interno della chiesa non esiste più.

 

Cenni Storici

La piccola antica chiesa parrocchiale di Trecine, dedicata a S. Giovanni Battista, appare maestosa con il suo campanile a vela sulla collina in cui la strada svalica e forma un bivio che va da una parte a Castel Rigone e dal’altra a Pian di Marte e Lisciano Niccone.
La struttura è inserita in un complesso abitativo in evidente degrado e nel mezzo di una proprietà privata.
La chiesa fu ampliata e resa più accogliente per desiderio del vescovo Cittadini nel secolo scorso, ora però al di là della facciata che appare in ottimo stato, l’interno è inesistente e addirittura è priva del tetto che è crollato.
L’interno infatti non esiste più; si presentava con un tetto a capanna e il soffitto a cassettoni in parte ancora in piedi, sono presenti ancora dei banchi nella porzione di chiesa dove il tetto è ancora su, cioè nella parte della porta.
Secondo i vecchi documenti custodiva un bel dipinto del XVII secolo, su tela, raffigurante il protettore della parrocchia, opera di Carlo Lamparelli di Spello.
La parte residenziale del complesso appare invece ancora abitata in una sua porzione.
 

Villa di Trecine

Più che di un abitato si può parlare di un gruppetto di case tra pochi pini e accanto a una chiesa.
La derivazione del nome di questa antica villa si perde nel tempo, dapprima chiamata Tregine secondo alcune carte ufficiali poi Retrecene in certi libri catastali di quattro secoli fa, si può sospettare che forse il nome deriva dalla posizione rispetto alle tre cime del crinale.
Il suo primo accenno nei documenti più antichi del libero Comune di Perugia, oltre alla citazione in un documento del 1256 poi nel “Liber bailitorum” … che ne conferma l’esistenza nel 1258 e, successivamente, nel 1260, nel “Liber compositionis bladi”.
La Villa nel 1297 era soggetta a Castel Rigone, ma gli abitanti rivendicarono la propria autonomie e chiesero di costruire un loro castello e rivolsero in tal senso istanza ai Priori di Perugia.
Nella seduta dei 18 settembre 1298 fu accordato quanto richiesto e in quella del successivo 29 novembre fu nominato il soprastante alla fabbrica nella persona di Cola di Boniscagno, con ampie facoltà circa le opere da eseguire, e quale notaio Leonardo di Maffeo.
I lavori furono avviati ma non condotti a termine, da ciò la difficoltà di riconoscere oggi il punto prescelto per la costruzione del nuovo castello che stando alla testimonianza di certe mappe dovrebbe trovarsi oltre la zona denominata “Belveduto”, mentre recenti lavori di scasso lascerebbero individuare nella zona detta “Il tesoro”, sopra la borgatella di Cerqueto, per il materiale squadrato che vi è stato trovato, e che, invece, il Fabretti ritenne corrispondesse all’area circostante l’attuale casa parrocchiale di Trecine.
 

Fonti documentative

D. Cardinali – Castel Rigone sette secoli di storia –
 

Mappa

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