Chiesa di San Giovanni Battista o della Madonna degli Ulivi – Piedimonte di Terni
Cenni Storici
L’antica chiesina, risale al XIII secolo, è immersa in un bosco sulle colline di Piedimonte, ai piedi di un alto sperone, denominato dalla gente del luogo “Punta di San Giovanni“, ove è posta una torre di vedetta circolare.
La chiesa in origine era intitolata a “San Giovanni Battista in Piedelmonte“, la prima notizia dell’edificio risale al 1275, anno in cui è già ricordata come parrocchia: questa zona era, infatti, abitata da contadini, braccianti, pastori con le loro famiglie che, essendo molto poveri, non potevano recarsi in città per praticare la messa domenicale.
La chiesa originaria era probabilmente una cappella, costituita dall’attuale sagrestia e dall’area presbiteriale, fu poi aggiunta una campata, poi presumibilmente in epoca cinquecentesca, fu ulteriormente prolungata, con l’inserimento di due ulteriori campate e allargata con la realizzazione delle cappelle laterali e con la costruzione di una nuova facciata, asimmetrica rispetto al colmo.
Il nome di Madonna degli Ulivi, o dell’Ulivo, le fu assegnato dal vescovo di Terni Vincenzo Tizzani quando nel 1843 scoprì, nascosto dall’intonaco, un affresco raffigurante la Madonna con il Bambino, che riproduceva la famosa immagine della Madonna della Quercia di Viterbo e che fu subito oggetto di venerazione da parte dei pellegrini che giungevano da ogni dove.
Lo stesso vescovo vi aggiunse un ramoscello d’ulivo.
Aspetto esterno
L’esterno presenta una facciata in pietra, sotto un arco murato, in posizione asimmetrica, si apre un portale in pietra con ai lati due finestrelle, sopra è posta una grande finestra rettangolare.
Il campanile a vela a doppio fornice è posto in posizione arretrata, in corrispondenza della parete presbiteriale sinistra.
Interno
L’interno è a navata unica spartita in quattro campate; le prime due coperte a travature lignee e divise da un arco a tutto sesto, le restanti due campate coperte a crociera.
Sulla parete sinistra si aprono due cappelle; nella prima si trova un altare tardo cinquecentesco, decorato con motivi floreali.
Ai lati entro due nicchie, sono affrescati due angeli, in alto i santi Cristoforo e Lucia.
Nell’edicola centrale Madonna col Bambino.
Nella seconda cappella la parete di fondo è affrescata con un’immagine di Sant’Antonio abate compresa entro una cornice architettonica.
Un’iscrizione posta in basso ricorda che l’affresco fu realizzato nel 1567 e restaurato nel 1757 con le offerte dei fedeli.
Nelle due pagine del libro aperto sono trascritti alcuni passi dei detti di Sant’Antonio abate.
Sulla parete destra un affresco quattrocentesco raffigura la Madonna della Quercia.
Sul successivo pilastro, molto deteriorate, è raffigurata una Madonna col Bambino.
A seguire sulla parete sinistra un affresco della fine del XIV secolo o dell’inizio del successivo raffigura San Giovanni Battista, poi una Madonna col Bambino coronata da angeli, molto deteriorata, segue un altro San Giovanni Battista e Sant’Antonio da Padova, chiude il gruppo di affreschi una magnifica Madonna di Loreto della fine del XV secolo.
Ancora sulla parete sinistra, sotto una finestrella, San Sebastiano, privo della parte superiore per l’apertura di una grata, San Giovanni Battista e San Rocco; di seguito una caduta d’intonaco ha riportato alla luce un affresco raffigurante uno Stemma.
In alto, sopra ornamenti geometrici, è raffigurata una Decollazione di San Giovanni.
Dopo un’altra finestrella, sotto cui si trova un elegante tabernacolo per l’olio santo, nella zona presbiteriale, è effigiato un altro San Rocco.
Nella parete d’altare è affrescata una Crocifissione della seconda metà del Cinquecento, ai piedi del Cristo Crocifisso sono i santi Francesco, Giovanni Battista, Girolamo e Tobiolo e l’Angelo, sullo sfondo è raffigurato un paesaggio lacustre con rocce; nella volta a crociera è effigiato l’Eterno benedicente, angeli e la Colomba dello Spirito Santo.
Sotto l’altare si trova una scultura raffigurante la Testa di San Giovanni decollato.
Nella parete di destra della zona presbiteriale è raffigurata Santa Lucia e, in alto, Sant’Antonio abate.
La parete i destra si presenta oggi completamente priva di decorazioni parietali, è probabile che originariamente sia stata anch’essa affrescata e che i dipinti siano andati persi per l’umidità.
Vi sono poggiati oggetti devozionali e uno stendardo processionale, firmato Ballerini 1898, raffigurante la Madonna col Bambino.
Dell’originario edificio conventuale, andato in completa rovina nel corso dei secoli e oggi interamente ristrutturato, rimangono pochi elementi di interesse.
Nota di ringraziamento
Si ringrazia la diocesi di Terni Narni Amelia per l’autorizzazione alle riprese fotografiche e alla pubblicazione.
Nota
La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini.
Fonti documentative
GENTILI LAMBERTO, GIACCHÉ LUCIANO, RAGNI BERNARDINO e TOSCANO BRUNO, L’Umbria, Manuali per il Territorio. Terni, Roma, Edindustria, 1980
MAURINI PATRIZIA, S. Giovanni Batista in Piedelmone Madonna degli Ulivi 2002 Terni
http://www.diocesi.terni.it/santa-maria-del-rivo-visita-alla-chiesa-della-madonna-degli-ulivi/