Chiesa di San Giovanni Battista – Castel San Giovanni di Castel Ritaldi (PG)

La chiesa sorge all’interno delle mura castellane.

 

Cenni storici

Svetta, alta e imponente al centro del vecchio castello, visibile da tanta parte della piana circostante.
Delle origini della chiesa si conosce molto poco, l’esistenza di una prima chiesa romanica, probabilmente del secolo XIII dedicata a San Giovanni è documentata dal codice Pelosius “Eccl. S. Ioannis de Poca….ia est. libr. 12 flor. 8 est curata – Ad coll. Predictam“.
Dell’originario edificio romanico non rimane più alcuna traccia; è probabile sia stata completamente ricostruita nel tardo XV secolo, ne fa fede il bel portale risalente ai primi decenni del Cinquecento, sviluppandosi verticalmente al di sopra del vecchio edificio, adibito poi a usi cimiteriali.
Nei locali sottostanti la chiesa rimangono, infatti, tracce di affreschi e numerose sepolture.
Semidistrutta dal devastante terremoto del 1767, come ricordato dalla lapide posta nel timpano del portale dal vescovo Vincenzo dall’Acqua, fu totalmente ricostruita e consacrata ventisei anni dopo, il 29 agosto 1793 dal vescovo di Spoleto monsignor Loccatelli.
Nella lapide si legge:
TEMPLUM HOC / SANCTI IOHANNI BAPTISTAE SACRUM / INGENTI TERRAE MOTU / NON[IS] IUN[II] MDCCLXVII / RUINA CORRUPTUM / CLEMENS XIII PONT[IFEX] MAX[IMUS] / PROCURANTE VINCENT[IO] AB AQUA EP[ISCOPO] / RESTITUIT / SANCTIUS MARICIUS RECTOR M[ONUMENTUM] P[OSUIT] // ;(Clemente XIII pontefice massimo, per mezzo del vescovo Vincenzo dall’Acqua, ha restaurato questa chiesa consacrata a san Giovanni Battista e rovinata dal veemente terremoto del 5 giugno 1767. Il rettore Sanzio Marizio ha posto questo ricordo.)
Non è stato possibile reperire la data certa di erezione a parrocchia della chiesa di San Giovanni Battista.
La documentazione pervenuta, che si trova presso l’archivio comunale di Castel Ritaldi, ne attesta l’attività dal 1815 al 1880.
Nel 1868 il parroco don Filippo Benedetti Valentini fece erigere una doppia scalinata per raggiungere l’ingresso della chiesa.
Attualmente la Parrocchia fa parte della XXIV unità pastorale nella Nona forania dell’Arcidiocesi di Spoleto-Norcia.
È stata di recente restaurata, con modifica dell’allocazione di alcune delle opere interne.
Una targa a destra dell’ingresso ricorda che il 18 giugno 2021 Monsignor Renato Boccardo consacrò il nuovo altare al termine dei lavori.
 

Aspetto esterno

L’esterno si presenta imponente, sopraelevato di circa tre metri dal piano di campagna e raggiungibile tramite una scenografica doppia scalinata.
La facciata è a capanna, partita da due lesene e ornata da uno splendido portale cinquecentesco, sopra cui si apre, in un nicchione, una grande finestra rettangolare che illumina l’interno.
A sinistra si trova un piccolo portico che protegge l’accesso alla cappella della Madonna della Misericordia.
La possente torre campanaria è priva di cuspide.
 

Interno

L’interno, arioso e luminoso, è a navata unica, lo stile è ancora settecentesco, piacevole e misurato.
In una nicchia a sinistra dell’ingresso è allocata una statua raffigurante San Pio.
Sull’altare di sinistra era posta una statua del Sacro Cuore, durante i lavori di ristrutturazione, nel 1993, è riemerso un affresco cinquecentesco raffigurante la Crocifissione con la Madonna e San Giovanni ai piedi del Cristo, con il rimontaggio dell’altare sono rimasti visibili solo i volti di questi ultimi, l’ultimo restauro ha reso opportunamente visibile quel che resta dell’affresco.
Nella parete sinistra della zona presbiteriale si apre una porticina tramite cui si può accedere a un piccolo corridoio che conduce alla cappella della Madonna della Misericordia.
A sinistra dell’altare maggiore una tela raffigura la Madonna col Bambino tra i Santi Giovanni Battista, Pietro, Paolo e Giovanni evangelista.
Sotto si trova un tabernacolo cinquecentesco in pietra, raffigurante, in alto l’Eterno benedicente con in mano un libro, la scritta recita, tra le lettere alfa e omega: EGO SUM LUX MONDI ET VIA VERITAS, in basso lo sportellino di restauro, contornato da due angeli e sovrastato dalla Colomba dello Spirito Santo.
Sull’altare maggiore era posta una statua raffigurante il santo titolare, ora è stata sostituita da una Decollazione di San Giovanni, già conservata nei locali annessi e proveniente dalla vecchia chiesa.
Il paliotto è costituito da un pannello ligneo che la tradizione vuole provenga dalla casa del beato Cacciaro, molto venerato dalla popolazione locale; dietro l’altare esistono tuttora i resti della vecchia abside poligonale.
A destra dell’altare maggiore si ammira una bella tela raffigurante la Natività, opera di Giuseppe Ghezzi, pittore del ‘600.
Sulla parete destra era appeso un quadretto del 21 aprile 1840, posto come ex voto per grazia ricevuta da Giovanni Ponticelli, caduto dal campanile durante lo svolgimento della processione del Corpus Domini.
Raffigura il castello di San Giovanni, è interessante perché mostra la torre centrale ancora con la copertura a padiglione, ora persa.
Sull’altare di destra è allocata una tela raffigurante la Madonna del Rosario, già conservata nei locali annessi e ora ben restaurata, è interessante, che in un riquadro, in alto a destra, contiene una raffigurazione della Rocca albornoziana di Spoleto.
Vi è raffigurata la Madonna col Bambino, che con la sinistra sorregge un rosario; in basso, in adorazione, i Santi Giovanni Battista, Pietro Martire, Antonio da Padova e una Santa Monaca.
Sul libro aperto si legge la scritta CREDO IN / UNUM / DEUM, in basso si legge: PVURPUREAS PREBETE ROSAS FLORESQ MARIAE; il tutto è circondato da quindici quadretti raffiguranti i misteri del Rosario.
A seguire, in una nicchia, è posto un Fonte Battesimale tardo cinquecentesco, dalla curiosa forma di uovo pasquale.
La porticina sulla parete sinistra del presbiterio conduce alla cappella della Madonna della Misericordia, impropriamente chiamata del Soccorso dai locali, con un bel soffitto ligneo.
La raffigurazione della Madonna della Misericordia tra i Santi Giovanni Battista e Giuseppe è contornata da una cornice in gesso tardo cinquecentesca, in basso a sinistra le donne, a destra gli uomini, in ambo i gruppi si scorgono i membri di una confraternita.
All’interno della cappella sono conservate la statua del Sacro Cuore, già sita sull’altare di sinistra, una statua della Madonna Immacolata, proveniente dall’altare della parete destra; si ammira infine una bella tela con Madonna col Bambino, tra Sant’Anna, San Gioacchino e, in basso, San Giovannino vicina alla maniera di Gaspare Angelucci da Mevale, già posta sulla parete destra del presbiterio.
Negli ambienti retrostanti l’altare è possibile vedere quel che resta dell’antica abside poligonale.
Negli annessi si conservano altre opere d’arte, alcune delle quali sono state tolte dalla chiesa in occasione del recente restauro.
Un quadro raffigurante un vescovo, probabilmente San Martino di Tours, cui era dedicata una chiesa nei pressi, oggi non più esistente; era posto sopra la porta sulla parete sinistra del presbiterio.
Vi si trovano inoltre il Crocifisso, già sito sull’altare di sinistra, una statua di Sant’Antonio da Padova, già posta nella nicchia di sinistra della chiesa e San Giovanni Battista, già in mostra sull’altare maggiore.
Nella sagrestia si trova dipinta una Crocifissione.
 

Fonti documentative

Cordella Luigi – Le chiese di San Giovanni Battista e S.Angelo in Castel San Giovanni Un borgo minore al centro della ricerca storica – 2005 Banca Popolare di Spoleto
 

Nota

La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini.
 

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