Chiesa di San Giovanni Battista – Cannara (PG)


 

Cenni Storici

E’ una delle più antiche del paese ed è documentata sin dal 1333.
Una iscrizione apposta su una lapide, ora scomparsa, posta sopra il portone d’ingresso che risale alla fine del ‘500, assegnava l’edificio religioso alla Basilica Vaticana con la seguente dicitura: “Sacrosanta Vaticana Basilica 1663“.
Anche se ufficialmente l’unico edificio di Cannara associato alla Basilica Vaticana era la chiesa con annesso ospedale di San Giovanni decollato, pare invece che anche San Giovanni Battista sia anch’essa di pertinenza del Capitolo di San Pietro anche se (e bisogna dirlo dai documenti si fa una gran confusione fra le varie chiese di Cannara dedicate a San Giovanni).
Quella di San Giovanni decollato (fuori le mura in località Piandarca) era un’assegnazione storica in quanto confermata sin dal XII secolo e fu uno dei primi ospedali dell’Umbria perché i veri e propri assoggettamenti avverranno nel secolo successivo, nonostante ciò i documenti rilevati confermano una tale assegnazione.
Ora però di preciso non sappiamo né quando né come la chiesa di S. Giovanni Battista, ubicata nel centro cittadino e un tempo parrocchiale, fu sottoposta alla giurisdizione del CSP (Capitolo di San Pietro).
Dai documenti conservati presso il Vaticano si apprende che già nel 1484 il CSP ricevette un censo di 84 fiorini dalla chiesa di S. Giovanni “de Rustignano de Cannario“, senza che si possa appurare di quale chiesa si tratti, “Item die Illi mensis aprilis (1484) recepimus per manus Santepetre clerici basilice et Dominici Massei de Camerino a Ioanne Branchole de Perusio pro censu ecclesie S. loannis de Rustignano de Cannario nostre basilice immediate subiecte videlicet pro annua pensione LXXXIIII flor“.
Nel 1573, sia la chiesa di S. Giovanni Decollato sia quella di S. Giovanni Battista furono visitate dal vescovo di Ascoli Piceno Pietro Camaiani: tuttavia, negli atti della visita la dipendenza dal CSP è segnalata solamente riguardo alla seconda, infatti il rettore era al tempo “d. Franciscus Ciacchus Hispellanus“, che rivendica per sé le provvidenze in base all’apostolica autorità del Capitolo della basilica di San Pietro dell’Urbe, e ne mostra la lettera datata Roma I3 ottobre 1563.
Anche le delibere Capitolari attestano contributi e concessioni alla chiesa il che ne dimostra ancora una volta la sua appartenenza; infatti le delibere capitolari del 1832 riferiscono di una sovvenzione da parte del CSP per risarcire la chiesa dai danni provocati dal recente terremoto; del 1860, per la nomina a parroco di Lorenzo Epifani, nonché altri sussidi furono stanziati nel 1874 “ad reficiendam ecclesiam“.
L’ultima collazione della chiesa di S. Giovanni Battista da parte del CSP risale probabilmente al 1901, quando ne fu nominato parroco il sacerdote Domenico Cappelletti, il quale nel 1903, ricevette dal CSP quattro pianete nuove di diversi colori.
Nel 1922 il Capitolo di S. Pietro stanziò la somma di 1000 lire per la riparazione della casa canonica annessa alla chiesa.
Nel 1841 alla parrocchia di S. Giovanni Battista di Cannara fu unita la chiesa di S. Maria Maddalena del Piano della Pieve; due anni più tardi lo stesso parroco di Cannara fece istanza al CSP di poter alienare “trium iugerum beneficii S. Mariae Magdalenae vulgo dello Scarabozzo“.
L’11 luglio del 1434 il Capitolo di S. Pietro, conferisce a Giovanni rettore della chiesa parrocchiale di S. Giovanni di Cannara, il possesso della chiesa di S. Pietro di Collemancio, che si dice fosse stata in passato monastero di monache e ridotta al regime secolare.
A questa erano aggregate due Confraternite laicali aperte sia agli uomini che alle donne: del SS.mo Nome di Gesù, fondata nel 1581, e della Beata Vergine Maria del Buon Consiglio, eretta nel 1776.
L’ultimo restauro, dopo anni di completo abbandono, risale agli anni 1988-1989.
La chiesa di S. Giovanni Battista è stata parrocchia sin da prima del 1500 fino alla seconda metà del ‘900.
La documentazione, rinvenuta presso lo Stato civile del Comune di Cannara, ne attesta l’attività dal 1742 al 1860.
Attualmente non è più in funzione; esiste, invece, la Parrocchia dei Santi Matteo e Giovanni Battista di Cannara.
E’ quindi probabile che nel 1987, in occasione di una riorganizzazione territoriale delle parrocchie, con un decreto del vescovo di Assisi è stata annessa alla Parrocchia di San Matteo di Cannara che ha acquisito il territorio della Parrocchia di San Giovanni Battista.
 

Aspetto esterno

E’ stata trasformata nell’attuale prospetto a capanna presumibilmente nei lavori del 1584.
Nella facciata si apre un semplice portale, con ante in legno della fine del XVI secolo; in asse col quale è una finestra rettangolare, fiancheggiata da altre due di forma quadrata con modeste cornici in oggetto.
 

Interno

E’ costituita da un unico ambiente con tetto a capanna sorretto da travatura in legno; nella parte alta delle pareti corre un fregio con la raffigurazione simbolica dei Sette sacramenti, alternata a Putti che reggono ghirlande.
Le figure a tempera si presentano in cattivo stato di conservazione, furono eseguite negli anni Venti dal pittore e decoratore amerino Elpidio Petrignani (Amelia 1878 – Assisi 1964).
La navata presenta tre altari: quello maggiore, di stile settecentesco, con ai lati la statua di S. Liberio e di S. Rufino, è sormontato da una pregevole tela di Niccolò Alunno, detto il Liberatore (1480-1527) e da suo figlio Lattanzio, sotto alla quale è un’iscrizione con i nomi dei committenti e l’anno di realizzazione: “Hoc opus fecit fieri Marianus et Masiola eius uxor de Cannario 1482“.
Viene rappresentata la Madonna in trono col Bambino e ai suoi lati i santi Giovanni Battista e Sebastiano.
Nell’altare di destra è collocata una statua moderna di Gesù che mostra il suo Sacro Cuore e vi era un tempo aggregata la confraternita del Sacro Nome di Gesù, istituita nel 1581.
A sinistra, invece, è posta una tela raffigurante la Madonna del Buon Consiglio incorniciata da Angeli di gusto liberty; si tratta di una replica moderna, ascrivibile ad Elpidio Petrignani, della settecentesca Madonna del Buon Consiglio, oggi nella raccolta civica, che ebbe un culto particolarmente sentito in Cannara, promosso dall’omonima confraternita laicale fondata nel 1776.
 

Fonti documentative

Mirko Stocchi – La Basilica Vaticana e le sue chiese tra Medioevo ed Età Moderna Volume I Umbria – 2013
https://www.stradadeivinidelcantico.it/page.asp?idarticolo=2310 Fonti Testo e foto: Mario Scaloni / Ottaviano Turrioni

https://www.leaudioguide.net/b-it/Cannara/1018-Chiesa%20di%20San%20Giovanni%20Battista

https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=32342

 

Mappa

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