Chiesa di San Francesco – Villa di Campello sul Clitunno (PG)

Cenni Storici

Sorge nel piccolo nucleo abitato di Villa, che fino al Seicento non possedeva una chiesa, pur essendo un insediamento di cospicua entità, inserito nell’elenco delle ville del Comune di Campello.
In tale periodo una certa Diana, figlia di Marzio Chiavarini, rivolge la supplica per l’autorizzazione ad erigere una chiesa, a proprie spese e in un terreno di sua proprietà.
La costruzione ha inizio nel 1633, ma i lavori vanno a rilento, forse perché la dotazione iniziale non è sufficiente a garantire il completamento dell’opera, infatti, nel 1641, essendo ormai morta Diana, il fratello Giovanni e altri uomini di Villa, riuniti in assemblea, deliberano di contribuire con cinque giuli a famiglia al fine di completare la chiesa.
Due anni dopo si tiene un’altra assemblea in cui gli uomini di Villa deliberano di prestare la propria opera gratuitamente per completare i lavori.
Non si conosce la data di consacrazione, nel 1713 monsignor Carlo Giacinto Lascaris, vescovo di Spoleto, nel resoconto della visita pastorale la descrive di modeste dimensioni con pavimento privo di mattoni e pareti non intonacate.
Ancorché terminata da poco era già evidentemente in cattive condizioni, che il visitatore apostolico raccomandava “Che si riatti il tetto, si provveda di telare a tela cerata la finestra e l’altare di vasi, fiori e tela cerata sopra la pietra sacra“.
Nel 1859 dalla Visita pastorale di monsignor Giovan Battista Arnaldi la chiesa è descritta “in mediocre stato“.
Fu restaurata verso la metà del XX secolo, per interessamento di monsignor Marco Gradassi.
Un ulteriore restauro della chiesa è stato realizzato tra il 2000 e il 2005, con promotori Vincenza Gradassi e Francesco Ciri, come ricordato dalla targa apposta in controfacciata.

Aspetto

La chiesa, di modeste dimensioni, ricalca il modello di cappella votiva campestre molto diffuso nello Spoletino e in Valnerina tra la fine del secolo XV e il XVII, con due finestre poste ai lati del portale e una terza sopra.
La facciata è a capanna, con campaniletto a vela a unico fornice, disposto centralmente, ricostruito in laterizio dopo il sisma del 1997.

Interno

L’interno è ad aula unica, il pavimento è a mattoni, sulla parete di fondo l’unico altare è sormontato da una tela seicentesca, inserita in una ricca cornice di stucchi di buona fattura a forma di nubi attraverso le quali emergono raggi dorati e tre teste di angeli, raffigurante San Francesco che riceve le stimmate, probabile opera del folignate Giovan Domenico Mattei.
A fianco dell’altare, a sinistra, è appesa un’immagine di San Francesco a bassorilievo, di recente realizzazione.

Villa di Campello

Il piccolo nucleo abitativo non è mai stato fortificato, come testimoniato anche dal nome, in cima però v’è una torre forse di avvistamento, nei pressi si trova un bel casale con torre colombara.
Sono inoltre presenti interessanti soluzioni di edilizia spontanea ben conservate.
Poco sotto la chiesina, lungo il vecchio percorso pedonale, in una nicchia inserita nella parte superiore di Palazzo Gradassi, è raffigurata una Madonna col Bambino.
La Vergine è vestita con sontuosi abiti e due angioletti che le porgono sulla testa una corona aurea; l’affresco risale al XVII secolo.

Nota di ringraziamento

Si ringrazia l’amica Fabiana Grullini per la segnalazione e il signor Francesco Ciri, che gentilmente ha aperto la chiesa.

Nota

La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini.

Fonti documentative

AA. VV. Edicole Sacre nel territorio della Comunità Montana dei Monti Martani e del Serano
AA. VV. La Chiesa di San Francesco di Villa di Campello sul Clitunnoa cura di Anna Livia Marcomeni