Chiesa di San Francesco – Arquata del Tronto (AP)
Cenni Storici
La frazione di Borgo di Arquata, adagiata ai piedi del capoluogo lungo il corso del torrente Camartina, rappresenta il tipico sviluppo di un centro medievale: il colle risulta infatti occupato dal paese fortificato di Arquata e dalla Rocca, mentre nella parte sottostante, lungo il corso d’acqua, si sviluppava “il Borgo”, l’avamposto commerciale. A Borgo troviamo la Chiesa di San Francesco, situata nei pressi dell’omonimo convento: è a due navate, ricca di notevoli arredi. Spicca per eleganza e slancio il soffitto ligneo a cassettoni, nonché da menzionare sono la cantoria, il pulpito, gli altari e i confessionali risalenti al XVI° e XVII° sec. Degne di nota sono pure le tre tele seicentesche, Madonna del Rosario, Transito di San Giuseppe (maniera del Guercino), San Carlo Borromeo (maniera del Maratti), ma soprattutto il Sant’Antonio da Padova, statua lignea policroma di scuola marchigiana, risalente al XVI°sec., ed un affresco di Madonna con Bambino e Santi opera di un seguace di Cola d’Amatrice. Sempre nella Chiesa di San Francesco di Borgo è custodita la celebre Sindone di Arquata, un lenzuolo di lino di notevole interesse storico e religioso in quanto è del tutto identico all?originale venerato a Torino con una sola differenza: la scritta al centro “EXTRACTUM AB ORIGINALE”. Il ritrovamento della reliquia così bene conservata è per il Comune di Arquata di una importanza storico-religiosa e culturale eccezionale ed è per questo che è esposta nella chiesa di S. Francesco ove è stata venerata per secoli, difesa però da mezzi di sicurezza che ne rendano difficili atti vandalici o trafugamenti.