Chiesa di San Donato – Pornello di San Venanzo (TR)

La chiesa è chiusa e solo raramente è aperta al culto in quanto il paese è quasi disabitato.

 

Cenni Storici

Le origini della Chiesa di San Donato, parrocchiale del castello di Pornello, risalgono presumibilmente al XIV secolo.
Un manoscritto compilato nel 1881, in risposta ai quesiti del Vescovo di Orvieto, Mons. Antonio Briganti, dichiarando di ignorare la data di edificazione della chiesa, racconta di “un mattone“, murato “nel mezzo di una porta poco distante dalla quale se n’è rinvenuta un’altra che doveva essere l’entrata della nostra parrocchiale“, con la data del 1641, “dal quale si è potuto intendere quella sia epoca di restauro“.
L’inventario dei beni della “Chiesa Parrocchiale di S. Donato del Castello di Pornello“, compilato nel 1828, ricorda come la “nominata chiesa” sia poi stata “restaurata e fatta pitturare nell’anno 1826“.
Nello stesso documento redatto in seguito ad sopralluogo del giorno 20 ottobre 1828 eseguito dal Rettore della chiesa, il Sindaco e due consiglieri si dice che “La chiesa confina a levante con la strada, a mezzogiorno con la Casa Parrocchiale, a tramontana attigua alla casa del Monte Frumentario. Ci sono 4 altari compreso l’altare Maggiore dedicato a San Donato Vescovo e martire, patrono di Pornello in esso si conserva il SS. Sacramento”.
Secondo un altro documento del 1881 la Chiesa veniva così descritta: “La parrocchia è situata a Nord-Est di Orvieto; confina a levante con la parrocchia di San Vito, a mezzogiorno con quella di Frattaguida, Palazzo Bovarino, Parrano.
A ponente con la parrocchia di Montegiove, a tramontana con la parrocchia di Gaiche, Greppolischieto e Migliano tutte e tre appartenenti alla Diocesi di Perugia
”.
Nell’inventario del materiale della chiesa e della Sacrestia si dice che lo stato degli arredi e dell’edificio è buono essendo stato di recente ampliato e restaurato; la sacrestia era stata rifatta nel 1877 e benedetta per ordine di Mons. Antonio vescovo Briganti.
Sempre il già citato inventario del 1881 descrive la chiesa “tutta a volta ad una sola navata“, con due cappelle laterali ed “una sagrestia a tetto“; il manoscritto ricorda la presenza di tre altari: il maggiore dedicato a San Donato Martire, il secondo “in cornu Epistolae” in onore di San Michele Arcangelo, ed il terzo “in cornu Evangelii” dedicato alla Madonna del Rosario.
Un successivo inventario, redatto nel 1908, definisce ancora ottimo “lo stato materiale della Chiesa e Sagrestia“, ribadendo la copertura a volta, le due cappelle laterali, ed i tre altari già descritti in precedenza; nello stesso documento redatto al 1° luglio 1908 si rileva che la chiesa assolveva ad una popolazione di 378 persone per un totale di 46 famiglie “e tutte adempiono al precetto Pasquale”.
Una epigrafe dedicatoria, conservata all’interno, testimonia il restauro della chiesa e la realizzazione del nuovo altare, nell’anno 1930, ad opera del parroco Don Angelo Cinelli.
Una “Relazione sullo stato attuale dei beni di proprietà della Ven.le Parrocchia del Pornello“, redatta nel 1932, descrive la chiesa, “di recente restaurata” e accessibile attraverso un “piazzale rilevato con muro di sostegno di recente costruzione“, con “porta con infisso di nuova costruzione, pavimento ammattonato, pareti intonacate, soffitto a volta diviso da archi in tre parti, un altare centrale e due laterali“, con una porta che “mette all’esterno ed altra che mette nella sacrestia“, ed una terza “che mette nel piccolo campanile“.
Il verbale di riconsegna del beneficio parrocchiale, redatto nel settembre 1949, conferma la struttura precedentemente descritta.
L’inventario dei beni della Parrocchia di Pornello, redatto nel 1982, descrive la chiesa parrocchiale in ottimo stato, essendo stato rifatto il tetto, in latero-cemento, nello stesso anno, ma bisognosa di una “ripulitura completa” dell’interno.
Il sopralluogo del tecnico comunale dell’8 maggio 1984, eseguito per verificare le condizioni di staticità della chiesa parrocchiale di Pornello, danneggiata dall’evento sismico del 29 aprile, rileva “lesioni assai vistose“, che comunque non avevano provocato “gravi danni dal punto di vista statico della struttura, già precedentemente rafforzata con chiavi in ferro“, raccomandando in ogni caso urgenti riparazioni “ per il consolidamento delle parti lesionate, in quanto possono aggravare con il tempo la struttura della Chiesa“.
Tra il 1990 – 1992 l’edificio è stato interessato da un intervento di restauro generali resosi necessario anche a causa dei danni riportati a causa degli eventi sismici del 1984, aggravatisi con il tempo.
 

Aspetto esterno

Le pareti esterne del tempio si presentano in pietra arenaria a facciavista; in particolare, il prospetto principale a due spioventi, con cornici e decorazioni in cotto, è coronato da un timpano triangolare; un semirosone sormonta il portale d’ingresso, con il campanile a vela collocato sopra lo spiovente destro della facciata stessa.
 

Interno

La Chiesa di San Donato, originaria parrocchiale del castello e collocata al suo margine, è costituita da un’unica navata, intonacata e tinteggiata, introdotta da una bussola lignea, coperta con volta a botte unghiata, sviluppata su due campate sorrette da sottarchi, poggianti a loro volta su paraste tuscaniche decorate.
Le due cappelle laterali, di fatto i bracci del transetto di una croce latina, anch’essi voltati a botte, a differenza dell’incrocio coronato a vela, sono dotate di altari, in terracotta decorata come l’originario altare maggiore.
Il presbiterio, rialzato di un gradino, si conclude in un’abside quadrata, da cui si accede alla sacrestia, collocata sul lato sinistro.
 

Fonti documentative

http://siusa.archivi.beniculturali.it/

Documenti estratti dall’Archivio Diocesano di Orvieto
 

Nota di ringraziamento

Si ringrazia la Diocesi di Orvieto-Todi per la disponibilità e per aver concesso le autorizzazione alla pubblicazione.
 

Da vedere nella zona

Chiesa della Madonna del Piano
 

Mappa

Link alle coordinate

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>