Chiesa di San Donato – Castelleone di Deruta (PG)
Cenni storici
In prossimità della porta principale si trova la chiesa parrocchiale di San Donato, inserita nell’elenco degli edifici di culto del territorio perugino fin dal sec. XIV.
Il suo antico titolo di S. Maria della Valle fu mutato nell’attuale probabilmente verso la fine del Trecento, quando i monaci camaldolesi del vicino monastero, chiamato appunto di San Donato, decisero di abbandonarlo per sottrarsi ai rischi di un luogo privo di fortificazioni e pertanto malsicuro. Andandosene essi dotarono dei propri beni la parrocchia di Santa Maria, con la riserva tuttavia della nomina del parroco al quale rimase affidata anche la cura della chiesa abbaziale.
Aspetto esterno
L’esterno, di semplice muratura in conci di arenaria, ha subito nei secoli numerose trasformazioni come la tamponatura di un antico portale ogivale, lungo il fianco destro, o la chiusura di alcune monofore.
Il portale laterale, per il quale si accede all’interno, è di recente fattura ed imita nelle sue linee quello rinascimentale che dalla chiesa immette in sagrestia (datato 1565).
Interno
Un restauro della copertura fu eseguito nel 1700 quando le originarie capriate furono trasformate in volta oggi sostituita da un soffitto piano a finti cassettoni.
L’interno era un tempo rivestito di numerosi affreschi votivi, ampie tracce dei quali sono riemerse nel 1909-10 in occasione di alcuni restauri condotti dalla Soprintendenza di Perugia.
I dipinti, purtroppo frammentari, raffigurano un « San Francesco con donatore genuflesso » del sec. XV, un « Matrimonio mistico di Santa Caterina », di stile non lontano da Matteo da Gualdo, un « Sant’Antonio Abate », privo della testa, con la scritta « hoc opus (fecit) fieri Fieravalle ulim Crispolt... », una « Vergine con il Bambino » vòlta di tre quarti, di qualità abbastanza elevata e anch’essa, come pensa lo Gnoli, dell’ambito di Matteo da Gualdo o forse sua opera giovanile, un « San Sebastiano », un « Angelo annunziante » e numerosi altri soggetti difficilmente identificabili.
Nel castello esistevano inoltre la chiesa di San Martino di Cerro, denominata « Il Poggio », situata nelle adiacenze del torrione circolare, nonché due confraternite, del SS. Sacramento e di Sant’Antonio Abate.
Fonti documentative
F. F. Mancini – Deruta e il suo Territorio – Pro Deruta 1980
Nota di ringraziamento
Sono nel dovere di ringraziare la signora Cascianelli Maria Grazia che cortesemente e con molta disponibilità mi ha dedicato il suo tempo concedendomi di vedere la chiesa, la ringrazio soprattutto per la sua professionalità.