Chiesa di San Domenico – Osimo (AN)

Cenni Storici

La chiesa rurale di San Domenico è la più antica esistente sul territorio di Osimo, si trova nella frazione di Padiglione nei pressi del fiume Musone. Fu edificata in onore di San Domenico di Gusman (1170-1221). Documenti storici attestano che già esisteva nel 1272. Nei secoli XV e XVIII la chiesa subì molte trasformazioni durante le quali fu arricchita con decorazioni e quadri artistici. Oggi le decorazioni sono ormai quasi scomparse dalle pareti; i quadri, le statue di San Vincenzo e S. Antonio e la campana sono stati trasportati altrove. Questa chiesetta di campagna, oltre ad essere gioiello dell’arte medievale, ha sempre rappresentato un luogo estremamente importante per la vita della frazione. Alcuni documenti storici testimoniano che nella zona in cui sorge la chiesa si svolgeva annualmente nel giorno 4 agosto, un’importante fiera di merce e bestiame, la Fiera di San Domenico, che dal sedicesimo secolo andò sempre più acquistando importanza. Per pubblicizzare l’avvenimento, il Capitano della guardia, appositamente scelto per la fiera, doveva far suonare il tamburo lungo le vie della città nei quindici giorni precedenti la Festa di San Domenico ed il giorno della vigilia, accompagnato dagli ufficiali e dai soldati armati, doveva recarsi proprio presso questa Chiesetta con la bandiera del Comune e il suono dei tamburi. Ecco quindi arrivare dalle campagne circostanti: cereali, biade, legumi, vino, olio, canapa, cavalli, buoi, pecore, suini, pollame e cacciagione; mentre provenienti dagli altri territori si vendevano:

carta, stracci, pesce, scarpe, spezie, libri, vasi, sapone, pelli, armi, metalli…..

Questa fiera durò fino al 1867 anno in cui il Consiglio Comunale di Osimo decise di trasferirla.

Prima del 1966, la Chiesetta, di proprietà dei Conti Leopardi Dittaiuti, era affidata ai Frati della Misericordia che vi celebravano la S. Messa ogni domenica. Quando nel 1966 Don Candido Petraccini venne incaricato di organizzare i lavori per avviare la costituzione della Parrocchia, utilizzò la Chiesetta solo per poco tempo. La Chiesetta, ancora consacrata, venne quindi chiusa. In occasione dell’edizione 1996 della Festa dell’Ecologia, organizzata dal Consiglio di Quartiere, la Chiesetta è stata riaperta per accogliere il convegno “Musone, ambiente da vivere” ma anche per rappresentare la meta finale dei molti partecipanti alla Pedalata Ecologica. Tutto ciò è stato possibile grazie all’entusiasmo e alla buona volontà degli abitanti della frazione che hanno lavorato nella pulizia della Chiesa e nel recupero delle antiche suppellettili che erano rimaste abbandonate negli anni. Nel mese di agosto dello stesso anno, Padre Luigi Alfonsi, sacerdote missionario nello Zambia e caro amico della famiglia Sampaolesi, ha celebrato la Santa Messa nella Chiesetta assieme a Don Domenico, attuale parroco di Padiglione. Questo evento ha suscitato particolare emozione in coloro che negli anni della giovinezza avevano vissuto realmente e quotidianamente la Chiesetta e che, a circa 30 anni di distanza, hanno ritrovato un altro momento di comunione così da considerare possibile ed importante il suo effettivo recupero. Sempre nel maggio 1996, la scuola elementare di Padiglione partecipa al progetto nazionale “La scuola adotta un monumento” e sceglie di prendersi cura proprio della Chiesetta rurale di San Domenico. Lo scopo del progetto è quello di imparare a conoscere le tradizioni ed il patrimonio storico, artistico e culturale del nostro territorio, in modo da poterli rispettare e difendere. La pergamena ufficiale che suggella questa adesione recita ” il Sindaco affida la Chiesa di San Domenico agli studenti della scuola di Padiglione affinché possano favorirne la conoscenza e promuoverne la tutela e affinché lavorino per alimentarne la memoria”.

Tratto da “La storia della chiesetta rurale” – Gli amici di padiglione – 1° numero Giugno 2010.

Per approfondimenti maggiori: www.osimoturismo.it

 

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