Chiesa di San Cristoforo – Perugia (PG)
Cenni Storici
La chiesa di San Cristoforo, si trova presso il cimitero di Civitella d’Arna.
Proibita dalle leggi governative la tumulazione dei cadaveri nelle Chiese parrocchiali, il municipio di Perugia, nel 1880, programmò la costruzione di un cimitero comune per Ripa e Civitella presso la Chiesa della Pieve.
Ma tanto fece il parroco Don Francesco Baldelli, che, sindaco e giunta, acconsentirono che fosse costruito un cimitero per la sola Civitella, presso la Chiesa di San Cristoforo.
L’esecuzione fu affidata al capomastro Lorenzo Paganelli di S. Egidio.
La spesa fu di lire 3.511,78: il comune contribuì con lire 1.317,78.
Maria Scarponi fu la prima defunta seppellita il 3 gennaio 1885 e a spese del Comune furono chiusi i cinque sepolcri della Chiesa parrocchiale.
Incastonate sul frontone tre pietre in marmo, la centrale recita: “O Signore Gesù, dona loro la pace“.
A forma rettangolare con l’abside rivolta ad oriente, ogni pietra racchiude millenni di storia.
Scrive il Vermiglioli: “….la piccola Chiesa di San Cristiforo è formata di grandi e riquadrate pietre collocate anch’esse alla rinfusa e disordinatamente, sembrano anch’esse aver servito ad altre più antiche e splendide fabbriche degli Amati“.
Incastonate nel muro esterno dell’abside due lapidi: una in travertino e l’altra in peperino scuro, datata 1189.
In un catalogo delle Chiese del Perugino, compilato nel 1364, si legge:
“Sub sancto Emiliano de Comitibus Ecclesia S. Cristophori de Compiegno“.
Anche questa regalata dai conti Atti al monastero di Conventicoli, e pertanto, come per San Lorenzo, era in facoltà dell’Abate eleggere il rettore.
Essendo la Chiesa dotata di un pezzo di terra, posta in mezzo alle terre di proprietà delle monache di S. Giuliana, nascevano frequenti liti tra i coloni, il rettore, le monache; si arrivò a Roma e Papa Leone X nel 1515, la unì a S. Giuliana.
Nel 1570 Paolo Antonio Manni, affrescò l’intera parete sopra l’altare (affresco staccato nel 1962 dal Prof. Lanciotto Fumi ed ora nella Parrocchiale).
Con il ricavato della vendita dei terreni di Torranca, si acquistò dalle monache nel 1853 sia la Chiesa che il terreno, questo fu ampliato con una permuta e nel 1855 si costruì, a protezione della Chiesa, la casa colonica.
Oggi è quasi occultata dal cimitero.
Locandina in loco