Chiesa di San Cristoforo – Mercatello di Marsciano (PG)

La chiesa è in pessime condizioni, con il tetto in parte crollato e questo è un vero peccato perché era costituito da pianelle finemente decorate.

 

Cenni Storici

La piccola chiesa, tardo seicentesca, sorge vicino al ponte sul Nestore, dove insiste anche un mulino ad acqua, adiacente ad un grosso fabbricato un tempo forse stazione di posta di cui è rimasto il toponimo Osteria di proprietà dei conti Graziani, ora erede il Sig. Veglia Giacinto.
Il complesso, un tempo si trovava alla confluenza di un diverticolo della via Orvietana; la zona rappresentava un nodo cruciale di questa antica via per il denso reticolo stradale che proprio nei pressi di Spina le testimonianze orali descrivono come “le orvietane” cioè quel complesso di percorsi i cui tracciati vengono ampiamente descritti dalle mappe del secolo XVIII.
Uno di questi, a destra di Spina, si dirigeva a Monticello sfiorandone il crinale per poi scendere a l’Osteria di Spina e al bivio di un’altra strada che saliva a Cibottola sede di un hospitium con il titolo di Sant’Antonio segnalato già nel 1360 e proseguire poi per Pietrafitta; dall’Osteria di Spina si giunge a Mercatello, antico luogo di mercato.
La chiesa in origine fu dedicata alla Beata Vergine Maria, come ben si vede nella parete d’altare dove compare una maiolica con un’Annunciazione, ma essendo il posto soggetto a frequenti inondazioni da parte del fiume Nestore, si aggiunse la dedicazione a San Cristoforo per proteggere il territorio dai pericoli che potevano nuocere al raccolto o che avrebbero dovuto tenere lontano le epidemie o controllare le forze della natura.
San Cristoforo era uno dei santi più popolari e più prestigiosi del medioevo fino all’età moderna, (un santo gigante che sostituiva Ercole) era invocato a tutela dei viandanti contro i pericoli delle acque impetuose dei fiumi e dell’attraversamento dei ponti uno dei santi più noti e apprezzati del passato e tra i più raffigurati dall’arte.
La sua immagine di forma gigantesca spesso era raffigurata nelle porte delle città e soprattutto in controfacciata all’uscita dalle chiese, bene in vista e visibile a distanza poiché si riteneva che chi avesse visto la sua immagine quel giorno sarebbe stato salvato da morte violenta.
Secondo la Visita pastorale del Vescovo Amadei del 1763 la chiesa era dedicata alla Beata Vergine Maria, ed era detta del Conte, de jure di Ettore Graziani e presentava due altari: il maggiore dedicato alla Madonna Annunziata, l’altro a S. Cristoforo.
Vi si celebrano due festività: il 25 luglio (festa di S. Cristoforo) e 1’8 dicembre in esecuzione del legato.
Essendo privata il Visitatore afferma che le chiavi erano custodite presso l’oste.
 

Aspetto esterno

La chiesa, in mattoni e pietra, si presenta squadrata di minuscole dimensioni con tetto a capanna e campanile a vela disposto sul fondo della parete destra; la facciata ha un portale squadrato in mattoni con una lunetta sempre in laterizio, ora priva di immagine, ma che sicuramente un tempo conteneva una decorazione (forse San Cristoforo) che è andata perduta, al disopra si nota una finestra squadrata con architrave in arenaria.
Ai fianchi del portale due finestrelle del viandante con inferriate.
 

Interno

L’interno è a navata unica con pareti intonacate e decorate di rosso con in alto un’ampia cornice decorata con motivo ricorrente; il tetto è parzialmente crollato nella falda sinistra, mentre la destra ancora stabile mostra una pianella tura finemente decorata.
Sopra l’altare si trova una bellissima pala altare in maiolica a bassorilievo raffigurante l’Annunciazione con in alto Dio Benedicente affiancato da due angeli.
Nella parete destra c’è un altro altare come descritto dalla Visita Pastorale del 1763 che dovrebbe contenere un’immagine di San Cristoforo, ma che purtroppo non è possibile verificare per l’inagibilità dell’edificio.
 

Nota

La galleria fotografica è stata prodotta da Francesco Brozzetti che ringrazio.
 

Fonti documentative

F. Cavallucci – Marsciano Territorio e nuclei urbani: un’indagine, con una nota storico-artistica di Francesca Abbozzo – Milano 1984,
AAVV – L’antica via Orvietana Collegamento tra Perugia e Orvieto attraverso il territorio di Marsciano – Quaderni Marscianesi 2003
Francesco Cavallucci – Marsciano Segni e voci dell’uomo – 2005
 

Mappa

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