Chiesa di San Carlo – Todi (PG)
Cenni Storici
La chiesa di San Carlo in Todi è in stile romanico: le prime notizie relative al monumento risalgono al 1112, quando esso si trova nominato sotto il titolo di Sant’Ilario in un regesto dei monaci di Farfa, cui apparteneva e con tale nome è probabilmente stata la prima cattedrale di Todi.
Nel 1249, poiché la Cattedrale era in restauro, vi si trasferì il Capitolo che riconsacrò la chiesa con il concorso di quattro vescovi, come si può leggere in due iscrizioni identiche nel testo ma diverse nei caratteri poste a sinistra della porta di ingresso.
Più tardi passò al capitolo di S. Giovanni e Paolo e nel 1623 fu concessa dal vescovo Lante alla Compagnia di S. Carlo,da cui derivò l’attuale nome.
Aspetto esterno
L’esterno dell’edificio presenta un semplice prospetto in stile lombardo la cui linearità è resa più suggestiva da una serie di cinque dentellature ornamentali disposte in senso orizzontale su tutta la fronte: lo stesso motivo è presente anche nell’abside della chiesa di Santa Maria in Camuccia.
Di particolare eleganza è il campanile a vela, formato da due ordini.
Al centro della facciata una finestra con otto colonnine convergenti e poggianti sulle punte mozze di una stella centrale disegna una ruota perfetta e nella sua semplicità è fra gli esempi più antichi di rosoni propriamente detti, ascrivibile al XII secolo.
Al di sotto del rosone, nella lunetta sopra la porta, rimangono poche tracce di un affresco con il volto di San Carlo.
Interno
L’interno si connota per la sua estrema quanto suggestiva linearità con la sua unica navata.
A destra dell’ingresso è posta un’elegante acquasantiera del XIV secolo e sulla parete sinistra un affresco attribuito allo Spagna raffigura la Madonna della Misericordia con due angeli che la incoronano.
Nella chiesa vi è inoltre una tela ad olio di Bartolomeo Barbiani, firmata e datata 1640, raffigurante Sant’Ilario tra due angeli, ed un’altra con San Carlo.
Fonti documentative
http://www.iltamtam.it/
Nota di ringraziamento
Si ringrazia la Diocesi di Orvieto-Todi per la disponibilità e per aver concesso le autorizzazione alla pubblicazione.
Nota
La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini