Chiesa di San Biagio – Melezzole (TR)
Cenni Storici
Del primo impianto della Chiesa di San Biagio, corrispondente all’attuale transetto, si ha notizia fin dall’anno 1112.
Il cancelliere vescovile Bonaventura Pianegiani, nel Prontuario alfabetico delle Cappelle di Iuspatronato esistenti nella Diocesi, redatto nel 1867, ricorda che “Dalla Visita Apostolica di Monsignor Camaiani del 13 Novembre 1574 si rileva, che il Fonte battesimale di detto luogo, veniva non si sa per qual ragione rimosso, ed ordinavasi rimetterlo in pristinum sul modello di quello che già erasi decretato nella chiesa di Santa Restituta“.
La Chiesa di San Biagio fu ristrutturata ed ampliata nel 1624, fino ad occupare lo spazio dell’attuale navata.
Dall’inventario dei beni parrocchiali redatto nel 1871 si può trarre una sommaria descrizione della chiesa a quella data, con quattro altari compreso il maggiore, il quale viene presentato con due gradini di legno verniciati sopra la mensa e la pala dedicata a Maria Santissima Assunta in Cielo; ai lati dello stesso due nicchie con statue lignee; ancora a sinistra dei gradini dell’Altare Maggiore una nicchia con l’Altare dell’Addolorata, in pessimo stato; sull’angolo destro un’altra nicchia con altare, chiamata Cappella di San Francesco, ma ospitante il Cenacolo; da ultimo, l’altare del Rosario, con pala dedicata a Maria Santissima del Rosario, viene rappresentato eretto su due colonne in stucco, di nuovo in pessimo stato.
L’edificio, come testimoniato anche da una epigrafe collocata all’esterno, ha subito un intervento di restauro generale nell’anno 1939. La realizzazione dell’intero presbiterio e della facciata attuale risalgono a quella data.
Lo stato di conservazione dell’ambiente interno è dovuto ad opere di restauro risalenti all’inizio degli anni ’90 del secolo scorso, concomitanti all’intervento di adeguamento liturgico.
Aspetto esterno
Le pareti esterne e l’imponente torre campanaria, collocata in posizione arretrata sul lato destro, sono invece murate a facciavista, con blocchi squadrati di travertino; con lo stesso materiale sono realizzate le cornici, cantonali e basamento in lastre, e le modanature. In particolare, la facciata a due spioventi presenta decorazioni ascrivibili ad un semplificato linguaggio neoromanico e neogotico; il portale ligneo, incorniciato da pilastri poligonali e colonne tortili, è sormontato da una lunetta a sesto acuto, con sovrastante rosone circolare ed archetti pensili di coronamento.
Interno
L’aspetto interno della Chiesa parrocchiale di San Biagio, il cui primo impianto, corrispondente all’attuale transetto, poi ampliato nel ‘600 con l’attuale navata, risale al XII secolo, risente dell’intervento di restauro, piuttosto radicale, avvenuto nella prima metà del secolo scorso, con il quale sono stati aggiunti presbiterio e catino absidale, sia riguardo all’interno che all’esterno.
Si tratta di un edificio realizzato in pietra, con impianto ad aula unica a croce latina, coperto con volte a botte, tranne che nell’incrocio tra navata e transetto, coperto con crociera a tutto sesto, presbiterio rialzato e piccola abside semicircolare.
L’ambiente liturgico, intonacato e tinteggiato di bianco, si presenta essenziale, con modanature doriche ed altari in travertino su colonne marmoree.
Fonti documentative
Giorgio Comez e Modesto Fiaschini – Melezzole Torre Errighi Fratta Loreto Storia di tre castelli medievali – 1989
https://necrologie.repubblica.it/
Cartellonistica in loco
Nota di ringraziamento
Si ringrazia la Diocesi di Orvieto-Todi per la disponibilità e per aver concesso le autorizzazione alla pubblicazione.