Chiesa di San Bernardo – Paterno di Vallo di Nera (PG)
Cenni Storici
Si trova a picco sulla valle, incastonata proprio alla fine del castello di Paterno.
La chiesa romanica originaria, menzionata nelle Rationes decimarum del 1333, era dedicata a San Quirico, ma ne rimangono scarse tracce solo nella cortina della facciata e nel fianco destro.
Ampliata nel ‘400 utilizzando anche parte del bastione dell’antico castello, fu oggetto di un altro rinnovamento nel 1635, come documentato da una data nel portale.
Aspetto esterno
La facciata è ornata dal portale seicentesco in cotto, sormontato da un oculo e da un campanile a vela a doppio fornice, disposto centralmente; la zona di mezzo della facciata, pertinente all’originale chiesa romanica, è realizzata in conci ben connessi, secondo la tipica modalità costruttiva del primo romanico spoletino, con aggiunta ai lati di un paramento murario più tardo.
Interno
L’interno ad una sola navata si presenta oggi splendidamente restaurato.
Sopra l’unico altare in pietra addossato alla parete di fondo, al registro superiore si ammira quel che resta di un grande affresco del XVI secolo con Madonna in Trono col Bambino, di reminiscenze ancora gotiche, Crocifissione e San Bernardo.
Al registro inferiore Sant’Antonio da Padova, San Biagio, sotto si legge la data 1567, altro Sant’Antonio da Padova, Trinità, col Padre che regge il Figlio crocifisso, la Colomba dello Spirito Santo, Madonna col Bambino, altro Santo monaco.
Sul fianco destro era una teoria di santi, affresco quattrocentesco, tra i quali si individuavano una Madonna col Bambino in Trono, un Santo Vescovo, un San Sebastiano e quel che rimane di un altro Santo monaco.
Fonti documentative
Toscano B., Giacchè L., Ragni B., (1977), L’Umbria. Manuali per il territorio. La Valnerina. Il Nursino. Il Casciano, Roma, Edindustria
Vallo di Nera e il suo Territorio – Storia, Arte, Ambiente e Tradizioni AA. Vari Arti Grafiche Celori – Terni
Nota
La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini