Chiesa di S. Maria degli Angeli – Montegiorgio (FM)
Cenni Storici
Sopra il loggiato si può osservare il cosiddetto “Arco del 300″ : è ciò che resta del portale della chiesa di San Salvatore poi S. Agostino, una volta annessa al convento degli agostiniani, alla quale si accedeva dalla piazza con un enorme rampa di scale che sorgeva in luogo del loggiato. La fattura del portale si distingue per originalità. Le mani che reggono le mensole laterali con le colonnine (su di esse dovevano poggiare altri elementi architettonici della facciata), sono un raro esempio di ‘scultura architettonica’ trecentesca. Nel portale costituito da tre arcate di varie dimensioni, poggiate su semipilastri e semicolonne, è presente la storia della Genesi, il peccato originale e la cacciata di Adamo ed Eva dal paradiso terrestre. Il brano biblico si snoda ritmicamente tra elementi figurativi derivati dal mondo vegetale, tralci, grappoli, foglie, e da quello animale, con una raffinata concentrazione plastica ed estro creativo. La luce del portale, che stilisticamente potrebbe risalire alla fine del sec. XIII, è murata dalla continuazione della parete della Chiesa di S. Maria degli Angeli sorta nella prima metà dell’800 a seguito del rinvenimento dell’affresco (sec. XV) rappresentante una Madonna con Bambino e Angeli di ignoto pittore uumbro marchigiano. Tale affresco decorava il sesto altare a sinistra verso la porta maggiore della chiesa di S. Agostino ed era posto in una nicchia chiusa da una cortina di mattoni che cadde quando, con la decandenza della chiesa, venne meno il tetto e parte della parete sinistra. La chiesolina che si decise di ricostruire a protezione dell’affresco nel 1825 fu opera dell’architetto Carlo Maggi mentre le decorazioni neogotiche interne furono realizzate dall’artista montegiorgese Raffaele Alessandrini.
Mario Liberati “Montegiorgio nella storia e nell’arte”, Andrea Livi Editore e Comune di Montegiorgio, febbraio 2008.