Chiesa della Santissima Trinità – Spello (PG)

All’interno presenta solo pareti lisce e di bianche intonacate dopo l’ultimo restauro

 

Cenni Storici

La chiesa, dell’inizio del XVII sec., è ubicata in vocabolo via Alta.
Attualmente è proprietà della Curia, che ha provveduto al suo restauro.
L’edificio religioso, opera mista, con alcuni grossi conci di calcare bianco, pur differendo cronologicamente rispetto alle altre chiese rurali, ne ripropone le caratteristiche compositive.
Il portale, incorniciato da una ghiera in laterizi con arco a tutto sesto, è sormontato da una ceramica raffigurante tre angeli disposti intorno ad un tavolo con un calice.
Esternamente, incisa su un mattone, è murata la data del 1775, anno al quale potrebbe risalire uno dei restauri dell’edificio.
La chiesa, in origine cappella gentilizia appartenuta al pittore Marcantonio Grecchi e a sua moglie Cecilia Fabbri, fu costruita nel 1612.
I coniugi conservarono diritto di iuspatronato fino all’estinzione della discendenza diretta, con la facoltà di nominare il cappellano che era tenuto a celebrarvi una messa la domenica, nelle altre festività religiose di precetto, ed una messa cantata in occasione della festa della Trinità.
Passata alla Collegiata di Santa Maria Maggiore, fu soppressa in seguito al decreto Pepoli.
Giuseppe Fratini nel 1876 ricorda la chiesa, all’epoca ridotta a un rudere, col titolo di San Teofane. Da allora si sono succeduti diversi proprietari, l’ultimo dei quali, Rosella Pandolfi Elmi, nel settembre del 1987, l’ha donata alla Collegiata di Santa Maria Maggiore.
 

Bibliografia

Guida Turistica di Spello Itinerari tra Storia e Natura Comune di Spello Assessorato al Turismo testi di Sabina Guiducci.
 

Mappa

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