Chiesa della Santissima Trinità – Montepennino di Montefalco (PG)


 

Cenni Storici

La Chiesa della Santissima Trinità si trova sulla sinistra a scendere dall’abitato di Montepennino in prossimità del bivio per Bevagna.
L’abitato si distende lungo la strada che da Montefalco conduce a Foligno, manca un nucleo edificato compatto ma vi sono una serie di piccoli insediamenti, che oltre a Montepennino propriamente detto comprendono i piccoli nuclei di Sala e Vallo.
Il luogo è abitato fin dall’antichità, in località Sala di Montepennino è stata ritrovata un’iscrizione latina di tipo funerario che attesta l’esistenza di un insediamento romano.
Il toponimo Sala, a parere di Silvestro Nessi, è di origine longobarda e significa dimora padronale.
La chiesa fu fatta edificare da Fabio Tempestivi nel 1576, il Comune di Montefalco contribuì con una donazione alla costruzione e, dal 1587, offrì i simbolici ceri in occasione della festa.
Il 30 maggio 1641 il Consiglio comunale di Montefalco decise il trasferimento nella chiesa di un’immagine, ritenuta miracolosa, prelevata da un’antica edicola; l’immagine raffigura la Madonna col Bambino, due angeli musicanti, i santi Fortunato e Severo, patroni di Montefalco.
 

Aspetto esterno

La facciata, ornata da due lesene, è caratterizzata dall’imponente portale rinascimentale, a fianco del quale si aprono due finestrelle e sopra un piccolo oculo circolare.
 

Interno

L’interno è ad aula unica; lungo la parete sinistra sono appese due grandi tele, provenienti dalla chiesa di Santa Maria dei Laici, raffiguranti la Visita della Madonna a Sant’Elisabetta e la Fuga in Egitto, opere settecentesche del pittore locale Clemente degli Abbati, tra le due tele, in alto su una nicchia, si trova una Madonna col Bambino seicentesca.
Sulla parete d’altare a sinistra Madonna col Bambino, al centro, in una grande nicchia la Santissima Trinità, a destra Santa Chiara da Montefalco, affreschi di Ascensidonio Spacca.
Sulla parete di destra è stata posta l’immagine già nell’edicola, opera Francesco Melanzio degli inizi XVI secolo; l’affresco è stato ritoccato e restaurato di recente, rimangono originali soltanto i due angeli.
 
 
 

Edicola e Roverelle monumentali

Ai margini dell’abitato di Montepennino si scorge un’edicola posta sotto le poche case della località Vallo, contiene un affresco, della fine del XV secolo, in pessimo stato di conservazione, ormai quasi illeggibile, raffigurante la Madonna con Bambino fra san Cristoforo e altro santo.
In località Sala di Montepennino, sulla sinistra, vegetano una serie di imponenti roverelle.
 

Fonti documentative

NESSI SILVESTRO, Montefalco e il suo territorio, Spoleto, 1980

https://www.montagneaperte.it/edicolesacre/montefalco-montepennino-chiesa-della-santissima-trinita-mon042/

https://www.montagneaperte.it/edicolesacre/montefalco-montepennino-vallo-mon043/

https://www.montagneaperte.it/itinerarinellastoria/montefalco/

 

Nota

La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini.
 

Mappa

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