Chiesa della Romita a Croce – Visso (MC)
Cenni Storici
La costruzione originaria della chiesa risale molto probabilmente al sec. XIII. Il giorno 26 luglio 1999 la Conferenza di Servizi approva il progetto di restauro che in particolare prevede le seguenti opere: risarcimento delle lesioni murarie, ripristino e consolidamento delle murature crollate con iniezioni di malta di calce e interventi a scuci-cuci; ripristino e consolidamento delle volte in mattoni; bonifica della muratura in sommità ed inserimento di cordoli in ferro; rifacimento del tetto e consolidamento delle capriate. Probabilmente nel corso del sec. XV (o di quello successivo) in una nicchia della parete di fondo fu realizzato un affresco rappresentante la Madonna tra i santi Stefano e Carlo. In epoca non precisata dalle fonti storiche l`ampio locale al primo piano del corpo antistante la chiesa incominciò ad essere abitato da un eremita. Tale uso finì per drae, nella tradzione popolare, una nuova denominazione alla chiesa. Il cimitero adiacente l`edificio fu costruito molto probabilmente nel corso nel sec. XIX. La chiesa fu utilizzata come cappella cimiteriale, l’ambiente destro dell’avancorpo fu utilizzato come ossario, mentre l’abitazione dell’eremita, dove sono ancora visibili le tracce di un divisorio e di un camino, fu utilizzata dal custode. Nel corso del sec. XX l`edificio fu restaurato e consolidato. Venne eliminata l’unica capriata del tetto (che poggiava su due pilastrini al centro delle pareti laterali) sostituita con altre due; fu realizzato un muovo altare con relativa pedana in marmo; furono realizzate alcune stuccature della muratura in pietra con malta cementizia; furono sostituite le pianelle di parte del tetto dell’abitazione con tavelle di laterizio; fu realizzata una tramezzatura che occultò parte dell’affresco. Il giorno 26 settembre 1997 ha inizio una serie di scosse sismiche che provoca i seguenti danni: lesioni diffuse su tutte le murature; crollo parziale della volta dell’atrio; crollo della fodera interna della muratura laterale della casa del custode; crollo della tramezzatura che in parte copriva l’affresco.