Chiesa della Madonna di Ricciano ( poi San Matteo ) – Piano di Ricciano (PG)
Cenni Storici
La chiesa fu edificata nel 1425, cambiò più volte intitolazione e fra queste risulta anche quella alla Madonna di Loreto.
Per la sua costruzione fu impiegato materiale proveniente dalle rovine di Sant’Andrea de Gricciano, chiesa situata in prossimità di Cupigliolo.
La chiesa di Ricciano, unita a quella di Collelungo nel Seicento, è ricordata in numerose visite pastorali con titoli differenti: all’inizio del secolo (1604) è nominata come “ ecclesia Sante Marie gratiarum in plano Ricciano “; in seguito (1621) si menziona “ Santa Maria ad nives in planicie Ricciani ”; quindi (1646) è detta “ ecclesia Sante Marie de plano Ricciani ”.
A metà secolo (1646) sulla parete della chiesa risultava dipinta un’immagine della Madonna, oggi perduta.
I terremoti del 1791-1793 colpirono anche la chiesa di Ricciano provocando un notevole sbilanciamento dei muri laterali, fecero crollare parte del tetto ed aprirono numerose fessure nelle pareti interne.
Agli inizi del Settecento nel santuario di Santa Maria di Ricciano vennero eretti tre altari, quello maggiore era dedicato a San Matteo.
Rimasta priva di un sacerdote a partire dal Settecento, ne venne affidata la custodia ad un eremita.
Già da allora l’intitolazione della chiesa passò a san Matteo.
Nella relazione della visita pastorale del 1911 si osservava che per tale occasione “vi è gran concorso di popoli“, e “quasi ogni anno si litigava tanto che la festa si chiamava la festa delle bastonate“.
Quanto all’attività agricola si notava che “la maggior parte del popolo si trova a mietere attorno alla chiesa, nei campi circostanti (alcune famiglie) ogni anno cedono un quarto di grano in onore di San Matteo. Tutti questi quarti di grano servono per formare un monte frumentario“.
Il grano veniva poi venduto ed il ricavato destinato alla chiesa ed alle manutenzioni di cui essa necessitava.
Per tradizione vi si celebravano due feste: la Madonna della Neve (5 agosto) e la Visitazione della Vergine, che, fino al 1972, ricorreva il 2 luglio ed in seguito venne spostata al 31 maggio, ma dopo che l’intitolazione passò a San Matteo si cominciò a celebrare la festività il 21 settembre.
Aspetto attuale
La chiesa è squadrata con tetto a capanna priva dell’abside e del campanile.
Da qualche decina di anni la chiesa è stata abbandonata e ridotta a magazzino e nel retro attrezzata con un camino e una cucina.
Fonti documentative
F. Bettoni M. R. Picuti – La Montagna di Foligno Itinerari tra Flaminia e Lauretana – Edizioni Orfini Numeister 2007
Da vedere nella zona
Parco naturalistico della Palude di Colfiorito