Chiesa della Madonna delle Grazie o di Tripoli – Marsciano (PG)
Cenni Storici
La chiesina della Madonna delle Grazie, chiamata comunemente di Tripoli perchè situata nel quartiere Tripoli, si trova appena fuori le mura di Marsciano, immersa in pieno centro abitato fra edifici residenziali.
L’edificio che presenta due fasi costruttive distinte è nato probabilmente come edicola votiva nella parte più antica e poi come edificio di culto con il prolungamento dell’aula, infatti dall’esterno sono ben evidenti due fasi costruttive, la più antica in pietra e la più recente in mattoni.
Non si conosce la data della sua edificazione, ma quasi sicuramente è databile verso la metà del 1400, ciò è deducibile dal fatto che racchiude al suo interno diversi affreschi tra cui una Madonna della Misericordia; l’affresco, opera di scuola legata all’ambiente perugino, raffigura la Madonna col manto aperto su di una moltitudine di gente implorante ed è datato 1479.
Tutti gli affreschi presenti sono stati restaurati da Dino Roselletti su incarico dei cittadini del rione Tripoli negli anni 1994-1996.
Aspetto esterno
La chiesa ha pianta rettangolare con tetto a capanna sormontato da un campanile a vela in facciata, il portale è squadrato sormontato da un modesto rosone in laterizio e affiancato da due finestre del viandante che permettevano di vedere l’immagine sacra anche quando la chiesa era chiusa.
Le pareti laterali sono prime di finestre e la parete di sinistra è rinforzata da uno sperone in pietra.
Interno
L’interno è a navata unica diviso in due parti da un’arco trionfale che delimita il presbiterio dall’aula e fa capire anche dall’interno le due fasi costruttive; l’aula è voltata con vele a crociera, mentre l’antica cappellina è voltata a botte.
La parte più interessante è la cappella antica che conserva diversi affreschi; sulle pareti, 5 figure per parte allineate.
In senso orario, entrando:
A sinistra: i santi Rocco, Pietro Martire, Sebastiano, Madonna col Bambino (a figura intera), nudo un santo martire con lo stendardo crociato e la palma.
A destra: i santi Rocco, Sebastiano, Madonna seduta in trono, Sebastiano e Ansano.
Tutti gli affreschi sono di autore ignoto e databili nella seconda metà secolo XVI; ma la figura che più affascina copre tutta la parete d’altare si tratta di un affresco raffigurante la Madonna delle Grazie o della Misericordia datato 1579, di grande ampiezza e con una particolare vivace ricerca cromatica di un artista assai vicino ai precedenti, in cui si ravvisa ancora qualche elemento bonfigliesco.
Si tratta di un’immagine votiva con devoti rifugiati sotto il suo mantello.
Così la descrive Ettore Ricci:
“A destra della Vergine si nota un chierico con mantello nero e berretto dottorale nelle mani, forse il Priore di Marsciano, il quale come dottore aveva il diritto di portare le insegne e faceva parte delle adunanze e del Sinodo episcopale insieme agli altri Priori di Preggio e di S. Martino dei Colli.
Le donne portano il rituale panno bianco in testa quando si recavano in chiesa.
Una è vestita con abiti signorili, con giubbetto dalle maniche aperte.
Un putto reca in mano una melagrana e un nastro rosso intorno alla testa (che in altre raffigurazioni è sostituito dal vezzo del corallo al collo).
La Madonna in abito di broccato giallo con fiori bianchi“.
Le Madonne della Misericordia nel Marscianese
Le Madonne della Misericordia rappresentano una tipologia particolare della devozione alla Madonna, caratterizzata
dalla funzione protettrice in tempi calamitosi, di cui il territorio marscianese può vantare alcune immagini di pregio.
Nei diversi borghi circostanti Marsciano ricorre il tema iconografico della Madonna della Misericordia, opere murali o su tela in cui la Vergine appare tra gli angeli con il mantello aperto a raccogliere sotto la sua protezione la moltitudine implorante dei fedeli.
Realizzate tutte in un arco di tempo limitato che va dall’ultimo quarto del XV sec. alla prima metà del XVI, furono commissionate per placare l’ira di Dio, attraverso l’intercessione della Vergine, a seguito delle gravi epidemie di peste che colpirono Perugia e il suo contado a partire dal 1475.
Elencando i dipinti presenti nel territorio ricordiamo:
L’affresco di Tiberio d’Assisi nella parrocchiale di Cerqueto, proveniente dalla chiesa del Crocifisso e di cui resta soltanto il volto.
La tela di Pieve Caina datata 1528 e attribuita a Michelangelo di Maestro Matteo.
Lo stesso tema è riproposto nell’affresco (molto deteriorato) nella nicchia interna della porta del castello di Castiglion della Valle.
La tela nella chiesa di S. Maria delle Grazie di Olmeto datata 1525 di autore ignoto.
L’affresco staccato nella parrocchiale di Mercatello, proveniente dalla cappella della Madonna delle Piagge non più esistente, fino a qualche decennio fa antistante l’attuale parrocchiale; l’opera di scuola legata all’ambiente perugino è di Michelangelo di Maestro Matteo e risale al 1525.
E per ultimo questo affresco di S. Maria delle Grazie in Marsciano situata nel quartiere di Tripoli, datato 1479 il cui autore è tuttora ignoto.
Percorso delle Madonne della Misericordia nel Marscianese
Chiesa di Mercatello
Chiesa di Pieve Caina
Chiesa di Olmeto
Chiesa di Cerqueto
Porta di Castiglion della Valle
Fonti documentative
Ascenso Riccieri – Memorie storiche del Comune di Marsciano fino a tutto il secolo XVI – 1814
F. Cavallucci – Marsciano territorio e nuclei urbani: un’indagine – 1984
F. Cavallucci – Marsciano Segni e voci dell’uomo – 2005
https://www.oasivillaggio.com/marsciano-itinerario-trekking-urbano-storico-artistico/