Chiesa della Madonna delle Grazie – Foligno (PG)

Anche questa chiesa, come quella di Santa Maria Assunta di Popola è stata riaperta al culto dopo vent’anni di chiusura per effetto delle conseguenze devastanti del terremoto del 1997, la cerimonia è avvenuta il 13 maggio di quest’anno (2018).

 

Cenni storici

Le vicende storiche della chiesa sono legate ad una Immagine della Beata Vergine dipinta in affresco nel sec. XIV o XV da un buon pittore appartenente a quella classe di artisti folignati che coltivarono in quel tempo la pittura sacra.
Non è chiara la sua collocazione storica di realizzazione ma si da quasi per certo che la data si può circoscrivere tra il 1350 e il 1425 di certo è stata realizzata prima del 1444 anno della morte di San Bernardino da Siena, in quanto in merito a ciò si tramanda un episodio.
L’avvocato Bragazzi a tal proposito ci racconta questa storia: “..La Immagine dicesi che dapprima fosse presso le mura della città ed accanto ad essa sorgesse un annoso fico, alte le serviva quasi da tabernacolo. Si conserva in un’anta un pezzo dell’antico fico che ombraggiava l’Immagine, reciso all’epoca della di Lei traslazione, il quale pezzo nel tagliarsi essendosi scheggiato, mostrò avere nel suo interno le lettere S. M. G. a iniziali delle parole Santa Maria Gratiarum che tutt’ora si vedono nell’una e nell’altra frazione del legno. (Questo frammento di legno oggi si conserva stella Sagrestia della Chiesa, sna su di esso I2utmita Ecclesiastica non si è stai pronunciata). E’ pur tradizione alte nell’epoca che S. Bernandino da Siesta fu in Foligno (1438). Passando vicino alla maestà udisse chiamarsi a nome e dimandando chi fosse ebbe in risposta : – Sono Maria delle Grazie, sto qui per dispensarle e nessuno le chiede -. Dopo di ciò le grazie si richiesero, e non mancarono. La Maestà poi trasportata ove ora trovasi“.
E’ chiaro che il Bragazzi si riferisce alla primitiva chiesa e l’episodio di San Bernardino, da lui riportato è riferito al suo passaggio a Foligno che questo autore posiziona nel 1438 mentre lo storico folignate Jacobilli parla dei primi di maggio del 1444 ( morirà poco dopo a l’Aquila il 20 maggio dello stesso anno).
La tesi del passaggio di San Bernardino a Foligno con quattro confratelli nell’anno 1444 è confermata anche dal Padre Agostino da Stroncone nella “Storia dei Francescani dell’Umbria“.
Nonostante questo episodio clamoroso pare che la chiesa non sorse subito ma quasi 50 anni dopo nel 1491.
Probabilmente era una piccola cappellina di cinque o sei metri che conteneva la Sacra Immagine.
Nel 1603 la primitiva chiesa fu in parte demolita e ampliata e la Sacra Immagine traslata nella nicchia della nuova chiesa; questa però assunse la forma di un trapezio irregolarissimo e senza alcuna decorazione.
Con l’arrivo di numerosi devoti intorno al 1740/43 fu fondata una Confraternita.
Nel febbraio del 1798 Foligno fu occupata dalle truppe Francesi e la chiesa fu da queste usata come deposito di polvere da sparo e munizioni; fu scelta per la sua posizione decentrata e lontana da case seppur nelle mura della città.
Questo uso sacrilego durò appena un anno dopodiché ritornò al culto solito dei devoti.
Alla fine dell’800 si decise di riedificarla ex novo e la prima pietra fu posta in uno scavo al centro della chiesa il 22 maggio del 1892 ed insieme ad essa fu deposto un tubo di piombo che ne conteneva un altro di cristallo nel quale era una pergamena, vi fu calata anche un lastra di marmo bianco con su scritto:
D.O.M. IN HONOREM B. MARIAE V. GRATIARUM FUNDATA EST HAEC AECCLESIA DOM. V. POST. PASCHAM ANNO DOMINI MDCCCXCII.
Ma difficoltà di varia natura impedirono di andare oltre a tale gesto, tanto che nel 1893 fu deciso di costruire il nuovo edificio nel vicino terreno.
Il disegno fu eseguito dall’Architetto Vincenzo Benvenuti con pianta ad una sola navata e abside eptagono.
I lavori furono portati a termine nel 1898 per un ammontare di L.34.133,21 di cui 11.966,24 raccolti con elemosine.
La chiesa ha subito danni con il terremoto del 1979 e dopo 20 anni è stata riaperta al culto il 13 maggio di quest’anno (2018).
 

Aspetto esterno

La facciata, incoronata da una ricca cornice, è in stile rinascimentale, la porta d’ingresso e le due finestrelle laterali sono arricchite da edicole coperte da un arco trionfale.
La statua della Madonna sopra il portale è dello scultore Ottaviano Ottaviani.
Il campanile a vela è sul fondo della parete destra e l’abside è eptagonale.
 

Interno

L’interno è a navata unica divisa da sei pilastri dai quali si staccano in alto dei costoloni che prendono forma in archi gotici convergendo al centro delle crociere.
In controfacciata campeggia una lapide che ricorda tutte le vicende della chiesa:
Questo tempio è sacro a Dio, in onore della Beata Vergine Maria delle Grazie, la di cui veneranda Immagine, per la prima volta, come si racconta, S. Bernardino da Siena raccomandò ai Folignati. I cittadini, radunato il denaro, abbandonato il vecchio e indecoroso tempio, ne eressero uno nuovo nel vicino fondo, ed ivi trasferita la Sacra Immagine, solennemente lo dedicarono nell’anno del Signore 1898, nella quinta domenica dopo Pasqua, sedente Leone XIII Pontefice Ottimo Massimo nell’anno 60 del Suo Sacerdozio e nell’anno 20 del Suo Pontificato“.
Sopra l’altare l’Immagine della Madonna delle Grazie, piuttosto inconsueta dal punto di vista iconografico, raffigura la Beata Vergine seduta a sinistra del Redentore, mentre tiene la mano destra appoggiata sulla spalla del Figlio, verso il quale, rappresentato in età adulta, reclina dolcemente il viso, il tutto racchiuso in una mandorla sorretta da quattro angeli e affiancata da San Giovanni Battista e San Giacomo Maggiore.
Stando alle descrizioni più antiche pare che sullo sfondo in basso fosse rappresentata la città di Foligno ora non più visibile.
Il dipinto è incorniciato in un’edicola che secondo il Faloci Pulignani è copia di una’altra dell’Alunno oggi nell’Accademia di Belle Arti di Bologna.
Le vetrate originali sono andate distrutte e successivamente ricostruite nel 1969 per opera della ditta Vitali di Foligno, due sono state chiuse per la costruzione dell’edificio attiguo.
I temi che sono ritratti attingono alla tradizione storica della chiesa e al suo impegno contemporaneo; infatti le vetrate istoriate raffigurano la Natività le Nozze di Cana, La Pentecoste, la Mater Ecclesia, il Concilio.
Sulla vetrata che raffigura la Mater Ecclesia sono rappresentati il vescovo Mons. Siro Silvestri, il responsabile Mons. Guglielmo Spuntarelli e l’autore Sig. Pietro Vitali.
Nella Sacrestia si conserva l’urna contenente i due pezzi di legno di fico dove sono incise le iniziali S. M. G.
Nei locali annessi alla chiesa nel dopoguerra Mons. Guglielmo Spuntarelli fondò la Casa del Ragazzo che fu poi intitolata alle memoria del dott. Alfredo Mancini.
L’opera di Mons. Spuntarelli si è molto sviluppata: l’istituto ha ospitato migliaia di giovani i quali hanno ricevuto una formazione umana e professionale.
 

Fonti documentative

Michele Faloci Pulignani – Notizie Istoriche della chiesa della Madonna delle Grazie in Foligno – 1897
Archeoclub di Foligno e CNOS “Casa del Ragazzo” – La Chiesa della Madonna delle Grazie – 1995

http://tuttoggi.info/foligno-dopo-20-anni-riapre-la-chiesa-della-madonna-delle-grazie/452397/

 

Mappa

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